CESSIONE MILAN: il tempo stringe, è ora di fare chiarezza

Siamo già al 19 luglio ma sul fronte cessione Milan è tutto in altomare. Manca un mese all’inizio del campionato: tante le lacune che devono essere colmate, tanta la pazienza che hanno avuto fin qui i tifosi rossoneri, stanchi di vedere la propria squadra del cuore senza un futuro societario ben definito.

Quante volte si è avuta l’impressione di essere giunti alla conclusione di questa estenuante trattativa per la vendita del club. Prima l’avvento di Mr. Bee Taechaubol, il broker thailandese che sembrava essere riuscito a rilevare delle quote di minoranza; poi i cinesi, rappresentati da una lunga serie di nomi (Robin Li, Jack Ma, Nicholas Gancikoff, Sal Galatioto, …) e intenzionati a mettere le mani sul pacchetto di maggioranza; successivamente il nuovo inserimento di Mr. Bee tale da creare una concorrenza con i cinesi, infine il rilancio di questi ultimi decisi a comprare nell’immediato il 100% delle quote del club (LEGGI QUI).

Contano i fatti, le parole e i buoni propositi non incantano nessuno. Non si può accettare che una società talmente blasonata si ritrovi in una simile situazione dove il caos regna da padrone. Bisogna fare chiarezza da subito, parlare in maniera esplicita ai tifosi e dire loro che cosa sta accadendo, se davvero vi sono degli investitori, quali obiettivi si vogliono puntare, dove si vuole arrivare e se vi sono dei margini per una risalita in tempi brevi o, al contrario, si corre realmente il rischio di trascorrere un’altra stagione ai margini dell’Europa.

A risentire fortemente di questa situazione di incertezza è senza alcun dubbio il mercato. I soli Leonel Vangioni e Gianluca Lapadula (il primo approdato a parametro zero, il secondo proveniente dalla Serie B) non bastano per affrontare un’annata dove la Juventus è chiamata (per l’ennesima volta) a recitare un ruolo da protagonista. I vari Dani Alves, Miralem Pjanic, Marko Pjaca e Mehdi Benatia dicono tanto. Se poi teniamo in conto che Pjaca e Benatia sono due elementi soffiati al Milan grazie alle abili capacità dirigenziali dei bianconeri, piange ancor di più il cuore nel vedere una storica rivale rinforzarsi a dismisura mentre in via Aldo Rossi non si vede un progetto serio e concreto con cui ritornare ai fasti di un tempo.