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Champions, che succede in caso di mancata qualificazione?

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L’obbiettivo Champions inizia a diventare un’ossessione in casa Milan ma Fassone rassicura tutti e tranquillizza l’ambiente

Obbiettivo Champions, a Casa Milan comincia a diventare un ritornello stridulo, di quelli fastidiosi, come una forchetta su un piatto che gratta e fa male ai denti. Tuttavia bisogna andare avanti e non farsi prendere dallo sconforto, la migliore medicina al male del periodo considerando anche il tempo che si ha a disposizione.

La gara con l’Inter ha però evidenziato grandi limiti tecnici che partita dopo partita invece di migliorare peggiorano quasi a voler dimostrare che forse tutta quella qualità in realtà non è poi così tale. Sono tanti i nomi sui quali oggi si potrebbe dibattere ma correremmo il rischio di risultare ripetitivi anche perchè il concetto è sempre lo stesso ormai dalla gara con la Sampdoria. Bonucci, Biglia e Kessie. Musacchio? (mettiamogli un punto di domanda per gli errori di ieri) Mettiamone uno anche ad Andrè Silva ancora a zero in campionato. Un mistero questo ragazzo, un giocatore che in Europa e con la sua nazionale è una fortuna ma in campionato fatica a trovare spazzi, probabilmente per la mancanza di soluzioni esterne e verticali.

Ieri Kessie è uscito a metà gara, una resa quasi drammatica quella del l’ivoriano, un giocatore sul quale Montella ha sempre puntato ma che ancora fatica, a parte qualche sprazzo dove è andato in goal su calcio di rigore. Nella ripresa Montella inserisce Cutrone, l’unico che forse al momento dovrebbe giocare dall’inizio insieme a Bonaventura. Suso va a fare la mezz’ala e pare anche divertirsi creando gioco e movimento tra le linee, trovando anche il goal del pari. Chissà che con l’Aek Atene Montella non decida di ripartire proprio da qui.

CHAMPIONS- «L’obiettivo è quello, sono passate otto giornate…». Parola di Marco Fassone, ad del Milan che vota ancora Champions come obiettivo stagionale: «Avevamo la consapevolezza che la prima fase del campionato sarebbe stata più difficile, l’obiettivo rimane quello anche se ora siamo decimi. Sarebbe brutto e sgradevole perché dovremmo posticipare di un anno i progetti della società, ma non sarebbe un dramma. Dovremmo ritardare i nostri obiettivi iniziali, ma aspettiamo maggio per questo. Mi pare che le cose vadano costruendosi, magari un po’ più piano del previsto, eravamo forse un po’ ottimisti, ma sono convinto che arriveranno».

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