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Champions, un tesoro indispensabile: ecco quanto vale
Champions League, il Milan non può farne a meno economicamente in primis, con un introito che permetterebbe il salto di qualità
Champions League, aria in questo momento per una società come il Milan, alle prese con i nodi Uefa e con una squadra che necessità di rinforzi in tutte le zone del campo. Esclusa la difesa (anche qui un supporto non guasterebbe) occorre rinforzare il centrocampo sia in mezzo che sugli esterni, così come in attacco, vale a dire sulle zone laterali, dato il gioco di Gattuso. Il quarto posto significherebbe un buon “tesoretto” da reinvestire direttamente sul mercato. Secondo quanto riportato da Gazzetta dello sport, la qualificazione alla massima competizione europea permetterebbe al Milan di mettere le mani su circa 50 milioni di euro: si tratta di una somma stimata sui premi Uefa, costituiti da una quindicina di milioni garantiti, dal market pool e dal ranking storico. A questi vanno poi aggiunti i proventi per vittorie e pareggi eventualmente ottenuti nel girone, i bonus degli sponsor e i soldi ottenuti da biglietti e abbonamenti.
IL MERCATO CHIAMA- Dunque prima la Champions e poi il mercato. Il Milan, come detto, deve arrivare assolutamente tra le prime quattro squadre in classifica, per poi rinforzare necessariamente la squadra, possibilmente partendo dalla panchina. Chiaro è che non basterebbe la qualificazione europea per potersi garantire un mercato di spessore internazionale, sempre secondo Gazzetta, questo costerebbe un sacrificio, anzi tre. In uscita potrebbero essere sacrificati Suso (clausola per liberarsi), Calhanoglu (richiesto in Germania) e Cutrone (Anche lui apprezzato in Bundesliga). Da qui l’assalto ai top player della Serie A: l’interesse per Chiesa (Fiorentina, ma è favorita la Juventus) e per Milinkovic-Savic (LEGGI QUI).
SAMPDORIA PRIMA TAPPA- Due settimane per decidere se cambiare o meno il modulo di gioco, per non stravolgere in toto gli equilibri tattici di una squadra comunque rodata, molto più probabile il cambio degli interpreti. Donnarumma in porta, difesa a 4 con Calabria e Rodriguez (dopo una bella strigliata) sugli esterni, in mezzo Musacchio e Romagnoli (altra bella strigliata). Da qui l’ipotesi per la svolta: Centrocampo a 3 con Kessie a destra, Biglia in mezzo (sperando che facciano pace) e Bakayoko a sinistra come mezz’ala. Attacco a 3 con Paquetà a sinistra, Piatek in mezzo e Castillejo a destra. Fuori Calhanoglu e Suso, giusto farli riposare dopo un periodo di tanta corsa e poca sostanza. Con questa impostazione il Milan sarebbe sicuramente più offensivo, il che vorrebbe dire anche tenere il pallone lontano dalla propria porta, servire maggiormente Piatek e non perdere il filtro a centrocampo.