Charles De Ketelaere, cosa non ha funzionato al Milan (e curiosità)
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Charles De Ketelaere, cosa non ha funzionato al Milan (e curiosità)

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Charles De Ketelaere, ecco che cosa non ha funzionato nel rapporto tra il belga il Milan. Alcune curiosità su di lui

Nella storia del calcio si sono avvicendate ciclicamente parabole particolari, nel loro sviluppo, di calciatori promettenti ma restii ad esplodere. O al contrario, crescite esponenziali in breve tempo di stelle che si sono affermate bruciando le tappe e sorprendendo le attese. Alla prima categoria appartiene Charles De Ketelaere, trequartista offensivo acquistato dal Milan e poi ceduto in prestito all’Atalanta a distanza di un solo anno. Cerchiamo di capire il perché di questa cessione prematura e cosa non ha funzionato al Milan per la promessa belga.

Charles De Ketelaere, cronistoria della trattativa

Charles De Keteleare, trequartista offensivo di origini belghe, è approdato al Milan nella stagione 2022/2023. Maldini e Massara, all’epoca dirigenti dell’area sportiva del club rossonero, avevano puntato molto, ben 35 milioni di euro, su questo profilo giovane ma davvero promettente. Un ragazzo introverso, ma dal grande talento pronto a sbocciare in un ambiente come quello di Milanello dove la media età è bassa e quindi il contesto decisamente adatto per un 21enne che deve affermarsi. Pronti via l’esordio contro il Bologna a S. Siro è importante, con un assist a Rafael Leao (che diventerà uno dei migliori amici di Charles) per il gol del vantaggio. In più, palloni rubati, grande eleganza, e piede delicato rendono De Ketelaere il nuovo beniamino della tifoseria del Diavolo. Tuttavia, dopo un inizio entusiasmante, il belga non riesce più a trovare continuità di rendimento e di gioco, risultando con il passare delle giornate sempre più un corpo avulso. Stefano Pioli, allenatore del Milan, lo difende in conferenza stampa e gli dà fiducia in campo sperando di poter essere ripagato, ma non è così. Anche Maldini non riesce più a stimolare le incredibili doti di Charles che a fine campionato lascia il Milan per essere ceduto in prestito con diritto di riscatto all’Atalanta. Cessione favorita anche dall’allontanamento dei dirigenti rossoneri in carica rimpiazzati nel frattempo dal duo Furlani – Moncada. Insomma, una nuova avventura orobica per il trequartista che alla corte di Gasperini spera di trovare la consacrazione definitiva.

De Ketelaere al Bruges e al Milan, le differenze

La carriera del belga ha visto De Ketelaere vestire per ora le maglie di Club Bruges e Milan prima dell’attuale Atalanta. Le due esperienze in terra belga e milanese, tuttavia, sono state contraddistinte da rendimenti molto diversi, quasi opposti. Se infatti in patria il trequartista aveva dimostrato tutto il proprio valore attirando le attenzioni di vari club compreso quello rossonero, in Italia le cose non sono andate allo stesso modo. In Belgio, infatti, Charles aveva messo a segno ben 18 gol nelle circa 80 presenze con la casacca neroazzurra. Il passaggio al Diavolo, invece, gli ha portato in dote un bottino magrissimo: 0 gol in 32 apparizioni. La differenza è netta e parla chiaro: il trasferimento non ha fruttato rispetto alle attese di addetti ai lavori e del calciatore stesso.

Eppure, le referenze che hanno portato il belga a Milano sono state molto positive. Si dice, ma non si sa se sia esattamente così, che uno dei motivi che hanno portato all’allontanamento di Paolo Maldini dal Milan sia stato proprio l’acquisto di De Ketelaere. Addirittura, c’è chi afferma che il flop del belga possa essere stato uno dei motivi che hanno spinto il Milan a muoversi in sede di calciomercato usufruendo degli algoritmi. Scelta rischiosa, in ogni caso, perché si basa su valutazioni che troppo ‘oggettivistiche’. O, comunque, non di prima mano. Si tratterebbe, quindi, di scommettere su un modo di fare innovativo con l’aggravante che, al momento, non ci sono pareri al riguardo e non è come trovare le recensioni dei casinò dove, magari, si rischia, è vero, ma che comunque ci si può basare su una esperienza reale.

Il bel rapporto tra De Ketelaere e Rafa Leao

Sebbene il rendimento di De Ketelaere in maglia rossonera non sia stato all’altezza, sul piano personale quanto meno Charles ha potuto consolarsi stringendo un’amicizia solida con la stella della rosa: Rafael Leao. Il legame dentro e fuori dal campo dei due è stato sempre duale: sul rettangolo verde quasi impercepibile, contrariamente a ciò che accadeva all’esterno. Ciò anche e soprattutto per il carattere introverso del belga, troppo silenzioso e sempre sulle sue. Una timidezza che ha frenato ad oggi la carriera professionistica di Charles, ma non quella privata, legata alle amicizie. Ciò rende ancor più speciale il rapporto di quest’ultimo con Leao (cosi come con altri compagni della rosa) che hanno conservato uno splendido ricordo del 21enne di Bruges.

Qual è il valore di Charles de Ketelaere con Transfermarkt?

Charles De Ketelaere, nonostante lo scarso apporto offerto in campo nella sua ultima esperienza italiana, ha per il noto sito Transfermarkt ancora un valore elevato: ben 22 milioni di euro. Una cifra che ha subito un’involuzione rispetto ai 35 mln spesi dal Milan per portarlo in rossonero, complice gli 0 gol e i pochissimi assist messi a referto nella stagione 2022-2023. E anche rispetto ai 23+3 di bonus investiti dall’Atalanta per il prestito oneroso con diritto di riscatto. Sta ora al belga dimostrare di valere queste cifre se non di più, e l’ambiente bergamasco è l’ideale per farlo sbocciare definitivamente.

Perché ci sono i meme di De Katelaere con la Pergolettese?

Purtroppo la figura di Charles De Ketalaere è stata oggetto sui social di molti meme creati ad hoc per prendere in giro ironicamente il trequartista belga. I suoi 3 gol realizzati con la Pergolettese nella prima uscita a Milanello con la casacca rossonera in amichevole prestagionale, sono rimasti di fatto gli unici messi a segno dal giocatore. Aspetto, questo, evidenziato dai numerosi post in questione che hanno invaso le principali piattaforme quali Instagram e Facebook. L’altra faccia della medaglia di una carriera attualmente controversa di questo calciatore di grande talento.

Heat Map di De Ketelaere, ecco alcuni dettagli

Le Heat Map nel mondo del calcio ormai rappresentano una fonte di dati affidabili per capire come un calciatore si muove sul terreno di gioco. Quali zone “calpesta” per fornire un’analisi utile agli allenatori in fase di posizionamento tattico del profilo studiato. Charles De Ketelaere nella sua Heat Map dell’ultima stagione ha denotato una tendenza a spostarsi molto sulla trequarti da destra a sinistra del campo. Al contempo ha evidenziato anche una scarsa dote difensiva, infatti la mappa segnala le zone calde come quelle prettamente offensive. Dati che fanno capire quanto debba ancora migliorare questo trequartista belga nella doppia fase, tanto apprezzata dai tecnici di tutta Europa. Un dinamismo che deve aumentare per completare il profilo tecnico di Charles e consentirgli di crescere. Una Heat Map, quella del belga, destinata a cambiare molto sotto la guida di Gasperini, noto per il miglioramento fisico e tecnico dei suoi calciatori. De Keteaere è dunque può stare tranquillo: è in ottime mani.

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