2014
Che fine hanno fatto? La storia dei desaparecidos milanisti PARTE 4
Negli ultimi dieci anni da Milanello è passata una moltitudine di calciatori. Chi forte, chi scarso, chi per caso e chi per fortuna. E ogni tanto un flashback ci fa chiedere “ma che fine hanno fatto?”. Noi siamo qui per voi, corriamo in vostro soccorso e vi rimettiamo in “contatto mentale” con loro. Ecco una lista di giocatori di cui si sono perse completamente le tracce dalla stagione 2004/2005 ad oggi, i Desaparecidos milanisti. Le informazioni riguardano la carriera di ognuno di loro successiva alla parentesi rossonera.
Vikash Dhorasoo: dopo la breve parentesi rossonera, il centrocampista decise di tornare in Francia indossando la maglia del Paris Saint-Germain. No, non il PSG multi miliardario di Al Khelaifi, ma il PSG che terminava il campionato nono e vantava in rosa campioni del calibro di Dja Djédjé e Pichot. Alla seconda stagione all’ombra dell’Arc de Triomphe, Vikash venne messo fuori rosa dopo sole tre partite e rimase inattivo fino alla conclusione di quell’annata. In estate decise di tornare in Italia, nella fattispecie a Livorno, ma tre mesi dopo rescisse il contratto dando l’addio al calcio giocato. Della sua carriera di “calciatore” si annovera un documentario che girò con una telecamera amatoriale durante i Mondiali del 2006, raccontando la “vita della riserva”. Esattamente ciò che ogni calciatore desidera. Attualmente è un giocatore di poker professionista e vanta più trofei vinti con le carte che con il pallone.
Leandro Grimi: tre presenze in sei mesi rossoneri prima di approdare in prestito al Siena nella stagione successiva. Pellegatti non fece in tempo nemmeno a trovargli un soprannome e dopo aver mostrato la sua infinita classe anche in Toscana venne venduto in estate allo Sporting Lisbona, dove militò fino al 2011. Non trovando continuità nella squadra portoghese (chissà come mai), decise di provare a giocarsi le sue chance in Belgio con la maglia del Genk. Andò in contro all’ennesima stagione sottotono accumulando solamente poche apparizioni. Attualmente milita nel Racing Club, squadra della massima serie argentina e la sua peculiarità è rimasta invariata: sembra sempre un tredicenne.
Dimitrios Eleftheropoulos: l’ex portiere rossonero con contratto a tempo molto determinato (rimase in rosa solo 4 mesi) non scese mai in campo e ricevette lo stesso trattamento anche alla Roma, dove militò la stagione successiva. Due squadre blasonate e neanche una misera presenza, chi ben comincia è a metà dell’opera. Questa volta però i saggi si sbagliarono e probabilmente interpretando male il contratto (pensando che “determinato” fosse la qualità da raggiungere) decise di rimanere in Italia altre tre stagioni. Tra Ascoli e Siena ebbe sicuramente più fortuna accumulando in totale 28 presenze ufficiali. Stufo della cucina italiana tornò in patria nell’estate del 2009 dove trascorse tre stagioni tra PAS Giannina, Iraklis e Panionios prima di ritirarsi definitivamente dall’attività agonistica. Di lui purtroppo non si ricorda nulla a causa della confusione con Papasthatoupoulos.