Chievo e Bologna agganciano il Milan, Montella dovrebbe dimettersi

Vincenzo Montella ha fallito l’ennesima prova. Il tempo per il tecnico è scaduto, Fassone deve passare alle cose formali

Un’altra prova deludente del Milan che non riesce ad andare oltre allo 0 a 0 contro il Torino. Un punto che lascia l’amaro in bocca perché conferma il momento di crisi della squadra rossonera.

SAN SIRO – I tifosi allo stadio hanno fischiato pesantemente Nikola Kalinic al momento della sostituzione con Patrick Cutrone. Il pubblico non perdona a Montella l’insistere sul croato nonostante le deludente prestazioni e gli errori sotto porta. Difficilmente al Meazza si potrà riproporre Kalinic titolare nelel prossime partite. Lo stesso Montella è stato oggetto di fischi da parte dei fan milanisti. Qualcosa si è rotto e difficilmente si ripotrà ricosttruire senza un brusco cambio in panchina.

NESSUN PASSO IN AVANTI – Il Milan in casa non segna da 4 partite (in campionato). Colpa degli attaccanti e del tecnico che ancora non ha saputo dare un’impronta di gioco alla squadra. Oggi Montella ha presentato la 23esima formazione in altrettante partite di questa stagione, segno che manca un’idea tattica su cui lavorare. Quella di oggi poteva essere la partita di svolta per iniziare la rincorsa al quarto posto, complice anche un calendario non impossibile. Per la cronaca il Milan perde altri due punti su Inter e Napoli, in attesa dei match della Lazio e della Juventus. Chievo e Bologna agganciano il Milan a quota 20 punti. Una disfatta.

ESONERO – Le premesse per questa stagione del Milan erano del tutto differenti. C’è qualche alibi per Montella: una rosa incompleta, la difficile integrazione dei nuovi, le prestazioni deludenti di Kalinic, Biglia e Calhanoglu, l’infortunio di Conti. Rimane il fatto che i rossoneri non solo hanno perso il contatto con le prime della classe ma sono fuori anche dall’Europa League. Il Milan è appaiato in classifica con Chievo e Bologna…decisamente troppo. Tra le rose non c’è paragone.