2015
Christian Brocchi: “Troppi errori dei singoli, ma assurdo giocare in queste condizioni”
Christian Brocchi ha commentato a freddo l’esclusione prematura dei suoi ragazzi dalla Viareggio Cup, analizzando a freddo le ragioni di queste sconfitte. Ecco le parole rilasciate ai microfoni di Milan Channel: “A me preme sottolineare non tanto gli episodi, quanto sarebbe bello per il calcio italiano mettere in campo le problematiche del settore giovanile. Si parla tanto di formare giovani, di poche disponibilità e di investire a riformare i giovani e poi purtroppo non si dà la possibilità a questi ragazzi di mettere in campo le qualità. Poi si parla di risultato, ma la realtà dei fatti è un altra. Per me non si devono fare i confronti tra anno ed anno. Bisogna parlare di calcio. E’ il torneo più importante a livello giovanile e nessuna squadra può esprimere calcio in queste condizioni, su questi terreni. La nostra non è stata una reazione a caldo, bensì una reazione a certi confronti che c’erano stati in precedenza e assicurazioni sugli stati dei campi da gioco. Siamo una squadra che non butta la palla via, bensì stiamo cercando di mettere in campo un calcio formativo. Quest’ultimo si basa su concetti di gioco e palla a terra e mettendo in campo le nostre qualità, messe in campo tutta la stagione. Non siamo riusciti a farlo al 100% tutto questo, perchè su campi del genere era molto complicato. Paradossalmente ieri ho parlato con i ragazzi. Ad inizio stagione nessuno avrebbe pensato che noi avremmo fatto una stagione così in alto. Nessuno pensava ad una crescita così esponenziale di questi giovani. Lavoro con dei ragazzi incredibili, che hanno un attaccamento alla maglia incredibile. Uscire dal Viareggio è la chiusura di un cerchio iniziato in ritiro quest’estate. Ora inizia la seconda parte della stagione. E’ vero i campi ed alcuni episodi ci hanno penalizzato, ma è bene ammetterlo che ci sono stati errori singoli che hanno inciso sul risultato. Dobbiamo arrivare alle final 8 e non ripetere più certi errori. In una partita, in un momento di difficoltà, bisogna cercare di mantenere equilibrio e calma. Il compito dell’allenatore è quello di essere un educatore. Non nascondo che la mia indole mi avrebbe fatto reagire in maniera diversa. Gli episodi erano sotto gli occhi di tutti, ma il mio ruolo implica che devo essere il primo a dare l’esempio. Devo fare capire che gli errori fanno parte del gioco e dobbiamo accettare il verdetto del campo. Quest’esperienza ci aiuterà molto in futuro. Se questa delusione si trasformerà in voglia, potremo arrivare come protagonisti alle Final 8″.