Cina, Italia ancora fredda: quanto vale il nostro calcio?

Un recente sondaggio sulla popolarità del calcio italiano in Cina fa luce sulla reale considerazione del nostro calcio nel paese asiatico

Il campionato è ormai entrato nel vivo, Inter e Milan si fronteggiano e si rincorrono con l’obbiettivo di arrivare al derby del 15 ottobre in condizioni di classifica tali da potersi superare. Per entrambe all’orizzonte c’è la qualificazione Champions, con l’Inter che in queste ultime settimane e prima del pareggio di Bologna ha fatto qualche accenno allo scudetto. Questo per quanto riguarda il campo.

Analizzando invece la situazione finanziaria dei due club ci sono delle considerazioni da fare, relative agli investimenti in Cina. L’intento delle due società è chiaramente quello di riscuotere grande successo in Cina in modo da aumentare la popolarità delle due squadre a livello di Marketing. Un sondaggio condotto in Cina dall’agenzia di marketing sportivo Mailman crea inquietudine per entrambe le società. Il pericolo maggiore, come riportato da Repubblica è di sovrastimarne gli introiti potenziali. Da 50 milioni l’anno si scenderebbe a 32 è questo il rischio che corre il Milan, vale a dire dover rivedere al ribasso la cifra indicativa del fatturato ‘cinese’ nel voluntary agreement da sottoporre all’Uefa.

SONDAGGIO MAILMAN- su un campione significativo (30.362 intervistati per il 45% sotto i 21 anni, contattati in 10 grandi città) emergono le abitudini del fan cinese medio, sicuramente allarmanti per quanto riguarda la Serie A: il tifo del 71,6% per 2 squadre europee (la Juventus è settima, e prima tra le italiane nella classifica guidata dal Manchester United) e la scelta del club preferito originata, il 76% delle volte, dal calciatore prediletto anziché dalla storia o dal marchio della società. La media d’età dei tifosi delle italiane, inoltre, è la più alta con le inglesi (sopra i 26 anni), mentre Barcellona, Bayern Monaco e Borussia Dortmund hanno un pubblico decisamente più giovane (anni 20,5).