HANNO DETTO

Collovati: «Il Milan deve migliorare a livello MENTALE. Fonseca in panchina? Ha fatto sempre bene ma ai rossoneri SERVIVA Conte. Sull’operazione Kalulu dico QUESTO» – ESCLUSIVA

Pubblicato

su

Fulvio Collovati, ex difensore del Milan tra le altre, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni analizzando il momento dei rossoneri

Fulvio Collovati, ex difensore del Milan tra le altre e attuale opinionista si è concesso in esclusiva ai nostri microfoni. Ecco la sua analisi sul momento dei rossoneri guidati da Paulo Fonseca:

Bayer Leverkusen-Milan: alcuni opinionisti come Boban hanno sottolineato come la prestazione dei rossoneri non sia stata particolarmente esaltante. Lei che ne pensa?

«Non sono d’accordo nel senso che la prestazione non è stata non esaltante. Il problema è che il Milan si è svegliato tardi. Ha preso il colpo e poi ha reagito. Nel secondo tempo i rossoneri potevano fare gol anche se è vero che nel primo tempo Maignan è stato il migliore. Quello che deve migliorare il Milan è l’impatto iniziale. Io per esempio ho commentato Milan-Liverpool, gol iniziale di Pulisic. A Leverkusen è stato l’opposto. Sono questi alti e bassi mentali perchè fisicamente stanno bene. Pulisic sta bene, Morata sta bene, nella fase difensiva Gabbia mi pare stia facendo bene. Problema di approccio che va sistemato».

Questione allenatore: il Milan dopo Pioli ha scelto Fonseca in panchina. Secondo lei è la scelta giusta?

«Se Fonseca sarà una scelta giusta è il campo che lo dirà. Fonseca ha fatto bene ovunque sia andato però se sei nel Milan e mandi via un allenatore come Pioli che due anni fa ti ha fatto vincere lo scudetto, l’anno scorso è arrivato secondo, dovevi prendere un fuoriclasse è il fuoriclasse in panchina era Conte. Poi il Milan ha fatto un’altra scelta dettata dall’ingaggio ma quello da prendere era lui senza nulla togliere a Fonseca, lo preciso. Quando all’inizio davano solo colpa a lui mi veniva da ridere perchè c’erano degli atteggiamenti dei calciatori che da ex giocatore io avevo riconosciuto. Ma se sei il Milan non puoi fermarti alla questione dell’ingaggio».

Leao viene ancora criticato per un atteggiamento non consono rispetto alle reali potenzialità: è il momento della definitiva consacrazione per il portoghese?

«La gente non deve confondere l’atteggiamento con la prestazione. L’atteggiamento di Leao sarà sempre questo perchè è uno che ciondola, che sbuffa, alza la testa. Dalla prestazione invece da uno come lui si deve pretendere di più. A me degli assist interessa fino a un certo punto, vorrei che facesse più gol. Leao è un classe ’99, va per i 25-26 anni, il Milan ha avuto straordinari campioni che hanno vinto le Champions a 23-24 anni. A 29-30 anni non sei vecchio ma vieni considerato maturo, a 25-26 anni sei nel pieno della maturità: è giusto pretendere molto di più da lui».

Il Milan si appresta ad affrontare la Fiorentina in campionato prima della sosta: che sensazioni ha sulla sfida del Franchi?

«La Fiorentina è una squadra allenata da Palladino che gioca un buon calcio, però il Milan dopo la sconfitta di Leverkusen non può andare a Firenze e pensare di perdere la partita, anzi deve fare di tutto per vincerla perchè altrimenti ritorneranno le polemiche. Il Milan per cui deve fare risultato».

Nelle ultime settimane il club rossonero è stato molto criticato per l’operazione estiva che ha portato Pierre Kalulu alla Juve. Cosa ne pensa dell’affare concluso tra le due società al netto del ruolo sempre più centrale dell’ex Lione nella squadra di Thiago Motta?

«Io del Milan non ho capito come abbia fatto a liberarsi così facilmente di Kalulu dopo i problemi difensivi dello scorso anno. Alla Juve è tornato quello dello scudetto del 2022 e quindi i dirigenti devono ammettere di aver fatto un errore. Inoltre l’infortunio di Bennacer ha accorciato il centrocampo. Uno in più serviva perchè il Milan ha 4 competizioni, non ne ha una come il Napoli. Dunque per me difesa e centrocampo andavano rinforzate meglio».

Griglia scudetto: quali sono per lei le favorite per la vittoria finale del campionato?

«Le favorite per lo scudetto sono due: l’Inter perchè è la detentrice e poi il Napoli perchè una sola competizione, una rosa molto ampia e Conte in panchina. Per cui sono loro le favorite ma non è detto che chi è favorito poi alla fine vinca, attenzione, perchè il nostro campionato è imprevedibile. Capita che l’Atalanta perde in casa col Como, l’Inter pareggia a Monza. Cioè è talmente avvincente che può succedere di tutto. Chiaro che le favorito sono quelle che ho citato. Lazio? Può dare fastidio per le coppe, è una buona squadra e penso che per loro lo scudetto sarebbe entrare in Champions League».

Ultima domanda sulla Nazionale di Spalletti: vede miglioramenti rispetto alla delusione dell’Europeo?

«I miglioramenti ci sono perchè la squadra è consapevole che l’Europeo è stato un fallimento oltre a quelli già passati come le mancate partecipazioni al Mondiale, non riandarci sarebbe una tragedia per il nostro calcio . Spalletti fa bene a puntare sui giovani tipo Pisilli, ragazzi che potrebbero costituire il futuro della Nazionale. Ci vorrebbe la mia Nazionale? Quello è un altro discorso (ride ndr)».

Si ringrazia Fulvio Collovati per la disponibilità e la cortesia dimostrata in questa intervista

Exit mobile version