HANNO DETTO

Colombo: «Il Milan è parte di me. L’esordio con il Bodo/Glimt…»

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L’attaccante del Lecce, in prestito dal Milan, Lorenzo Colombo ha rilasciato qualche dichiarazione alla Gazzetta dello Sport

Lorenzo Colombo ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Le parole dell’attaccante di proprietà del Milan in prestito al Lecce.

IDOLO – «Nei Pulcini avevo i capelli lunghi e il mio allenatore di allora mi paragonò a Batistuta esteticamente, e un po’ anche per il tiro, che è un po’ la mia caratteristica principale. Io ero piccolo, Batistuta l’avevo sentito ma non sapevo esattamente chi fosse. Così sono andato a vedere i suoi filmati, a studiarmelo».

ATTACCANTI MODERNI – «A me piace guardarli tutti, mi piace rubare le principali caratteristiche per poi provare a replicarle. Un attaccante deve essere completo, non mi piacciono gli attaccanti solo fisici o solo tecnici. Devi avere tutto: attaccare la profondità e venire incontro, sa- per concludere, soprattutto deve saper fare gol. È quello che fa la differenza tra un attaccante forte uno un po’ limitato. Il più forte? Benzema».

PRIMO GOL CON IL MILAN – «Me lo ricordo bene, era il mio esordio da titolare al Milan. Eravamo in periodo di Covid e Ibrahimovic risultò positivo la mattina stessa della partita. Stavamo provando le palle inattive a Milanello, arriva la notizia di Ibra, Pioli viene da me e mi dice “guarda che tocca a te stasera”. Per fortuna ho risposto bene».

LEGAME CON IL MILAN – «Il Milan è stato sempre casa mia, ho fatto tutta la trafila fino alla prima squadra. Il Milan mi ha cresciuto come giocatore e come persona, e lo sento ancora parte di me».

LECCE – «Ho scoperto il Sud, non pensavo fosse così bello. Si sta benissimo»

OBIETTIVI – «Arrivare almeno in semifinale all’Europeo Under 21, perché partecipare non basta. Salvarci con il Lecce, perché penso che ne abbiamo la possibilità. A livello personale, vorrei dimostrare a me stesso di poter stare in Serie A».

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