HANNO DETTO
Conceicao a Sport Mediaset: «All’intervallo mi sono arrabbiato. Non sono qui per fare amici, ma per vincere. Leao recupera? Ecco la situazione»
Conceicao a Sport Mediaset: l’intervista del nuovo allenatore del Milan dopo la vittoria in Supercoppa Italiana contro la Juve
Conceicao ha concesso un’intervista ai microfoni di Sport Mediaset dopo la semifinale di Supercoppa Italiana tra Juve e Milan finita 1-2.
ABBRACCIO E DISCORSO A FINE PARTITA – «Ci vuole la passione nella vita. Il calcio è passione, emozione. Sono momenti bellissimi. Loro hanno meritato per il secondo tempo fatto, hanno meritato la presenza in finale. Nel primo tempo ho visto un Milan come qualche settimana fa, con tanti dubbi nei giocatori. Difensivamente, nel pressing, con la palla, lenti nella circolazione. Abbiamo cambiato all’intervallo, abbiamo parlato, ci siamo guardati negli occhi. Dovevano capire cosa fare per vincere questa partita. Dovevano fare quello che avevamo preparato, poi se perdevamo 2-3 a 0 era colpa mia. Ma non abbiamo vinto ancora niente. Ora dobbiamo riposare, avremo un giorno in meno di riposo e questo può essere importante».
RECUPERARE LEAO PER LA FINALE – «Vediamo vediamo. Oggi ha fatto allenamento vicino a quello che che serve per avere tutto a livello fisico e essere preparato a rientare con la squadra. Domani non ci sarà ancora, vediamo il giorno dopo».
L’INCONTRO CON IL FIGLIO – «E’ stato alla fine della partita. Ero più tranquillo, Ero più contento perché ho vinto e lui più triste, ma fa parte della vita».
INSERIRE UN ALTRO ATTACCANTE VICINO MORATA – «Si. L’abbiamo fatto nel secondo tempo. Comunque Alvaro viene tante volte in appoggio e le nostre ali Jimenez e Pulisic non hanno fatto nel primo tempo quello che volevo io a livello di profondità e siamo stati quasi inesistenti in attacco. Questo non va bene. Io ho giocato tanti anni 4-4-2 e dopo la dinamica è più importante. Non abbiamo preparato qualcosa di diverso che non abbiamo fatto nel primo tempo. Ma in futuro puo succedere di giocare con 2 riferimenti in avanti».
CHE E’ SUCCESSO IN QUESTI GIORNI AL MILAN – «Posso dire che dopo i 45 minuti nello spogliatoio sinceramente non ha dato baci ai giocatori, anzi mi sono arrabbiato un po’ perché non vedevo la squadra che faceva le cose che avevo preparato. Comunque sto vivendo questo momento con un gruppo di giocatori che sono umili, un buon gruppo. A volte manca un po’ di quella buona cattiveria per arrivare a qualcosina di più ma questo col tempo lo faremo pure. Comunque i giocatori hanno bisogno di una bella parola e di qualche botta anche, ma fa parte del calcio. Io non sono molto simpatico. Non sono uno a cui piace dare abbracci, non sono così. Sono più volte che mi arrabbio che il contrario, ma il gruppo ha bisogno di questo. E’ importante per loro lavorare bene, avere tanta energia positiva, andare a cercare quello che loro hanno come obiettivo. E’ un gruppo di qualità, sono molto contento perché ha accettato il messaggio, ha accettato un allenatore che non sorride tanto e questo mi fa piacere perché io sono qua non per fare amici, ma per vincere».
L’INTERALLO – «Mi dispiace ma quello che abbiamo detto e vissuto nello spogliatoio rimane là…».