Condò sottolinea: «Da quando Bennacer è tornato, il Milan...»
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Condò sottolinea: «Da quando Bennacer è tornato, c’è un nuovo Milan. Ecco cos’ha portato»

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Il noto giornalista Paolo Condò si è espresso così su Ismael Bennacer, sottolineando l’importanza dell’algerino per il Milan

Sulle colonne di Repubblica, Paolo Condò pone l’attenzione sull’importanza che ha Ismael Bennacer per il Milan di Stefano Pioli, che ha avuto un netto miglioramento da quando il centrocampista algerino è tornato a disposizione dei rossoneri dopo il lungo infortunio.

PAROLE – «L’ultima sosta chiude l’insolita serie di 17 turni consecutivi — una pausa invernale c’era sempre stata — che va considerata l’architrave di questo campionato. Dietro all’Inter, lontana (45 punti) come in tutte le altre classifiche, i “vincitori” della serie sono il Milan (39) e il Bologna (36), che strada facendo hanno trovato certezze relative ai molti giocatori nuovi da inserire (Pioli ci è riuscito con quasi tutti) e al gioco impostato la scorsa stagione e da sviluppare in questa (Thiago Motta è il tecnico dell’anno, assieme ovviamente a Simone Inzaghi, e a Marco Baroni per la rapidità con la quale ha riorganizzato il Verona stravolto a gennaio).

Proprio a Verona, la sua città-incubo, il Milan ha dato corpo all’allungo verso il secondo posto con una prestazione bella ed efficace, fedele alle direttrici di gioco consolidate come l’asse Theo-Leao, arricchita dalla vena realizzativa di Pulisic e strutturata attorno alla regia di Bennacer: da quando l’algerino è rientrato stabilmente — in sostanza ha saltato l’intera andata — il Milan ha ritrovato un ordine mentale e pratico, e le frequenti esibizioni dei solisti, vedi il gol di Theo, squilibrano gli avversari ma non il suo abito tattico. Come avevamo già annotato la scorsa settimana, Pioli viaggia un solo punto sotto la quota di due anni fa, quella che gli valse lo scudetto, e il leggero disavanzo è compensato da un quarto di Europa League tutto da giocare.

L’unica delle sue cinque stagioni non all’altezza in campionato, quella passata, venne riscattata dalla semifinale di Champions. Il che significa che il suo lungo mandato rossonero presenta un bilancio inequivocabilmente positivo, e se non tutta la sua gente è disposta a riconoscerglielo la “colpa” è dell’Inter, che da due anni l’aspetta al varco in una serie di derby senza storia. Proprio per questo Milan-Inter del 21 aprile, che i nerazzurri hanno individuato come possibile scudetto-day, sarà una grande occasione anche per Pioli. Persino più grande del secondo posto, per rientrare nelle grazie del tifo».

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