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Conferenza Pioli: «Mai pensare al fallimento. Per ora Mandzukic o Leao. Dubbi su Tomori»

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Conferenza Pioli: segui le parole del tecnico rossonero alla vigilia di Lazio-Milan. Segui la diretta su Milan News 24

 

Conferenza Pioli: le parole del tecnico alla vigilia di Lazio-Milan. Segui la diretta su Milan News 24 in collegamento da Milanello.

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TRA LE PRIME QUATTRO CON MERITO- «Sicuramente sì, ma queste 32 partite ci hanno detto che siamo stati più forti di tutti tranne dell’Inter. Siamo stati gli unici a tenere testa all’Inter. Possiamo giocarci le ultime giornate con le nostre ambizioni e il nostro obiettivo ancora lì da poter centrare. Siamo qui non per fortuna ma perché ce lo siamo meritati».

SPAREGGIO CON LA LAZIO- «Sì, perché gli scontri diretti valgono doppio. La Lazio è indietro nel punteggio e sia per noi che per loro sarà una partita importante per il futuro. Lo scatto in avanti sarebbe importante».

MANDZUKIC DALL’INIZIO- «Ibrahimovic sta meglio ma domani non ci sarà, dovrebbe esserci alla prossima. mandzukic e Leao si giocano il posto domani. Mario sta meglio e ha le caratteristiche per darsi il giusto apporto nell’area avversaria».

FALLIMENTO MANCATA CHAMPIONS- «Non possiamo pensare a questo, non dobbiamo ragionare in questa direzione. Abbiamo dimostrato di essere forti, ma dobbiamo farlo fino alla fine. Le squadre che non arriveranno in Champions saranno ovviamente deluse».

SULLA LAZIO- «Una squadra forte, che ha fatto la Champions quest’anno e che abbiamo già battuto, ma sono sempre state partite equilibrate. Abbiamo le capacità e la determinazione di fare una grande partita».

SULLA SCONFITTA CON IL SASSUOLO- «Alleno un gruppo troppo intelligente per usare qualcosa di particolare. Sappiamo quanto siano determinanti le prossime gare, abbiamo parlato poco della partita col Sassuolo per pensare subito alla prossima. Se giocassimo altre cento volte la partita col Sassuolo non la perderemmo. Domani è molto importante, abbiamo preparato la gara con attenzione e concentrazione».

SOGLIA CHAMPIONS- «Pensiamo dai 75 punti in su si potesse arrivare in Champions, ma non abbiamo mai fatto le tabelle. Potrebbero esserci delle squadre in grado di fare dei filotti. In questo momento è bene concentrarci su ogni singola partita per cercare di ottenere il massimo».

COSA NON SI DEVE PIÙ SBAGLIARE- «La paura, se l’affronti, scappa. Se invece scappi te la paura ti corre dentro. Il nostro motto è “se vuoi, puoi, le altre cose sono scuse”. Noi faremo il massimo per per ottenere questo grande obiettivo».

SU THEO HERNANDEZ- «Theo sta meglio, ieri ha fatto una parte dell’allenamento con la squadra. Potrebbe essere a disposizione se oggi farà una seduta intera».

ATTACCO MANCATO- «Credo che questo sia il punto centrale nel nostro di giocare e delle nostre difficoltà nelle ultime gare. Arriviamo spesso a creare occasioni da gol, ma non facciamo la scelta giusta del passaggio, del tiro o del dribbling. Ci stiamo lavorando, dobbiamo essere più pericolosi per la mole di gioco che costruiamo».

SU ROMAGNOLI- «Sta meglio, il fatto di lavorare con la squadra gli ha permesso di migliorare la sua condizione. Ieri ha avuto un piccolo problema Tomori, vediamo».

LA FORZA DELLE RIVALI- «I nostri diretti rivali sono avversari forti, ma fino ad oggi siamo stati in grado di essere migliori di loro, quindi abbiamo valori. Dobbiamo giocare al massimo. Dobbiamo reagire dopo una sconfitta non meritata».

L’AIUTO DI IBRA- «Ibra ha alzato il livello di qualità e personalità, il suo carisma ha aiutato tutti a crescere. I suoi compagni sono stati bravi a seguire questa scia e ad avere una crescita con grande costanza e volontà. Tutti noi siamo cresciuti e siamo diventati una squadra di grande livello. Tutti hanno dato il proprio apporto».

COME STA IL MILAN FISICAMENTE- «La stanchezza fisica non c’è, dobbiamo essere più efficaci nell’ultimo quarto di campo, che non è una cosa da poco: fa la differenza tra il vincere le partite e rischiare di non vincerle. Dobbiamo migliorare, ma era difficile pensare che potessimo mantenere quel ritmo di risultati, dobbiamo esser obiettivi e lucidi nel dire che c’è stato un momento in cui portavamo a casa tutto e anche di più, nelle ultime partite abbiamo portato a caso meno di quanto meritavamo. Quello che conta è che siamo lì e che abbiamo dimostrato i nostri valori, abbiamo sei gare per centrare un obiettivo importante».

SU LEAO- «Il progetto Leao va avanti indipendentemente dal ruolo. Va avanti la sua crescita e la sua maturazione, com’è normale che sia per un giocatore così giovane. Poi è difficile stabilire quello che sarà il ruolo finale di Rafael. La crescita di un giocatore ti permette di trovare un impiego e una posizione. L’importante è la crescita del suo valore, poi la posizione la valuteremo strada facendo».

STATO D’ANIMO DEL TECNICO- «Abbiamo superato tanti crash test in questo percorso. Credo che anche nella prestazione di mercoledì, anche nella sconfitta un allenatore vede delle situazioni positive. Siamo stati squadra per tutti i novanta minuti. I miei giocatori sono forti, anche moralmente. Nelle difficoltà tiriamo fuori qualcosa in più, abbiamo tante qualità e faremo in modo di tirarle fuori».

MEMORI DEL SASSUOLO- «Noi vogliamo essere aggressivi e alti, ma dipende dall’avversario. Il Sassuolo è una squadra che ama palleggiare. Dal punto di vista tattico è stata una partita evoluta che ci darà degli spunti per crescere ulteriormente».

SUL MODULO DIFFERENTE- «Quando avevamo la palla era un 4-2-2-2, senza palla abbiamo giocato con il 4-4-2 . Prepariamo ogni singola partita per esaltare le nostre qualità e mettere in difficoltà gli avversari, quindi le posizioni in campo cambiano. I nostri giocatori sanno conoscere gli spazi e questo è importante.

 

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