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Conferenza Pioli: «Il mio futuro? Al Milan devono contare i risultati»
Conferenza Pioli: le parole del tecnico rossonero alla vigilia del match in programma sabato sera a San Siro tra Milan e Benevento
Stefano Pioli parla da Milanello in conferenza stampa della vigilia di Milan-Benevento in programma domani sera a San Siro. Ecco le parole del tecnico raccolte live dalla redazione di Milan News 24.
Pioli in conferenza
BENEVENTO – «Occorre lavorare da squadra, mettere spirito e cuore in campo. Se veniamo meno in tutte queste tre cose appare più difficile poter centrare un obiettivo importante come quello a cui ambiamo. Dobbiamo alzare lo spirito di sacrificio e collaborazione, tutte cose che fanno sì che la squadra sia forte e determinata».
MOMENTO DIFFICILE – «Io credo che questa squadra abbia sempre avuto gli atteggiamenti giusti e la voglia di crescere e migliorare. Questa è un momento che si può sfruttare per crescere ulteriormente come gruppo, siamo passati da periodi molto difficili e positivi. Dobbiamo dimostrare che siamo in grado di superare anche questi ma le mie parole di oggi servono poco, dobbiamo dimostrarlo in campo domani sera».
VICINANZA DIRIGENZA – «Il supporto del club e dell’area tecnica non è mai venuto meno, parliamo di persone che sanno cos’è il calcio e che certe stagioni passano anche da momenti delicati come questo. Per quanto riguarda la presenza di Ibra è importante soprattutto dal punto di vista tecnico ma anche del carattere e della tempra che sa mettere in campo. Sicuramente ci aiuterà».
FUTURO – «Ho sempre avuto il sostegno del club ma alleno un grande club dove ci sono grandi aspettative. Fare un lavoro di qualità e ottenere i risultati all’altezza è un dovere e sono concentrato su quello. Mi fate spesso domande sul futuro, io sono assolutamente convinto di quello che sto facendo. Vado avanti per la mia strada».
ENERGIA – «Secondo me la parola chiave è “energia”. Sappiamo da dove siamo partiti e cosa abbiamo raggiunto: giocarci il nostro obiettivo a cinque giornate dalla fine deve darci energie. Le ultime due sconfitte ci hanno fatto male ma dobbiamo assolutamente credere nelle nostre qualità e nelle nostre energie».
DISTRAZIONI – «Non credo che la questione rinnovi abbia influito, così come la Super Lega. Siamo sempre stati concentrati sul campo e sul nostro obiettivo. Tutto ciò che ci gira intorno resta fuori. Tutti i giocatori che sono qui sanno di avere le qualità per giocare la Champions e non di nuovo l’Europa League. Il nostro futuro è oggi».
POCO CINISMO SOTTO PORTA – «Noi abbiamo sempre lavorato per cercare soluzioni e non colpevoli. Abbiamo lavorato su situazioni che non ci vedono così precisi e funzionali sotto porta. Non credo che sia la difesa avversaria ad averci creato problemi ma credo che sia mancata un po’ di compattezza da parte della squadra, ci abbiamo lavorato e mi aspetto dei miglioramenti»
CAMBIO DI MODULO – «Si può tutto, con il 4-4-2 abbiamo giocato con il Sassuolo. Abbiamo giocato bene ma non siamo stati così cinici sotto rete. Abbiamo preparato delle soluzioni alla partita di domani».
GESTIRE LA GARA – «Penso che questo sia un momento molto importante per la nostra crescita e la nostra motivazione, dobbiamo essere convinti in ciò che facciamo e credere in noi stessi. Dobbiamo scendere in campo con le giuste motivazioni per gestire la partita per tutti i 95 minuti. Domani dobbiamo entrare in campo azzerando la classifica perché si gioca 11 contro 11, a fine partita penseremo alla classifica».
IBRA E MANDZUKIC INSIEME – «Davanti abbiamo tante possibilità di scelta che ci possono dare qualcosa di positivo. Dipende dalla squadra che affrontiamo, domani abbiamo una partita complicata contro un avversario che copre bene il campo e che riparte sempre forte in contropiede».
TESTA ALLA JUVENTUS – «Nessuno di noi in questi giorni sta pensando alla Juventus. Quell’altra partita potrà diventare molto importante dopo il risultato di domani e non viceversa. Noi dobbiamo pensare alla partita di domani e tornare a vincere».
CAMIBARE IL TREND – «Bisogna cambiare il trend sicuramente perché gli avversari non ci stanno tirando in porta continuamente. Ci sono stati tanti piccoli errori individuali che ci hanno compromesso, ma è una questione che riguarda la compattezza della squadra, dobbiamo essere più attenti nel mantenere le posizioni».
HAUGE – «Hauge può essere utile in questo finale di campionato. Giocatori offensivi sono tanti, le caratteristiche diverse, dipende da che tipo di gioco vogliamo sviluppare».
OBIETTIVO – «La realtà sono i giudizi a fine campionato e quante vittorie riusciremo a fare da qui alla fine. Se arriviamo tra le prime 4 ci saranno commenti positivi e se non lo facciamo arriveranno le critiche. Sono noi e la Roma hanno avuto così tante partite in Italia, ieri avete visto che cosa è successo a livello di infortuni a loro. Se non arriveremo tra le prime 4 saremo delusi. Un giudizio sulla mia seconda stagione? Dipende dal risultato finale».