HANNO DETTO
Conferenza stampa Adli: «Quando il Milan gioca una competizione l’obiettivo è vincerla. Ho sempre sentito la fiducia di mister e compagni»
Conferenza stampa Adli: le parole alla vigilia di Milan Slavia Praga, sfida valida per l’andata degli ottavi di Europa League 2023/24
Dopo aver eliminato il Rennes agli spareggi, l’avventura in Europa League del Milan prosegue con la doppia sfida agli ottavi contro lo Slavia Praga. Primo appuntamento domani a San Siro nel match d’andata.
Nel giorno di vigilia, mercoledì 6 marzo, Yacine Adli è intervenuto in conferenza stampa dalle 14.30 per presentare il match davanti ai media. Milannews24 ha seguito LIVE le sue parole.
QUALIFICAZIONE – «Come col Rennes giochiamo la prima partita in casa, quindi cercheremo di mettere intensità dal primo minuto e sotto pressione. Ci aspetta un avversario forte»
OBIETTIVO EUROPA LEAGUE – «Quando il Milan gioca una competizione l’obiettivo è vincere. È una grande opportunità, non è la Champions ma ci sono squadre di alto livello come noi. Vogliamo far vedere il nostro livello e per farlo bisogna vincere».
QUALE NAZIONALE SCEGLIE TRA FRANCIA E ALGERIA – «Da giocatore voglio giocare al livello più alto. Giocare con la Francia è un obiettivo, poi spiegherò perché ma non è il momento».
COSA CAMBIA NEL GIOCARE CON REIJNDERS, BENNACER – «Non so se sono diventato un punto di riferimento per il Milan. Siamo 6 centrocampisti forti, nessuno abbassa il livello della squadra. I miei compagni hanno qualità differenti ma vogliamo tutti aiutare la squadra e farla rimanere ad alto livello».
CRESCITA IN FASE DIFENSIVA – «Con lo staff abbiamo lavorato tanto questo aspetto che mi mancava l’anno scorso. Lo sapevo, quindi era più facile lavorarci. Il mister e lo staff mi hanno dato tutte le cose per aiutarmi a crescere su questo punto. Devo ancora crescere ma delle cose che non vedevo prima ora le vedo. È un grande passo, ma metto l’impegno tutti i giorni per crescere».
COSA E’ CAMBIATO PER LUI CON LA SQUADRA – «Niente di speciale, la mia maniera di giocare è diversa perché il ruolo è diverso. Ho sempre avuto la fiducia di compagni e staff, ma l’anno scorso mi mancava questo aspetto perché c’erano giocatori veramente forti. Ho dovuto crescere, mi ha preso un po’ di tempo, ma ero pronto a questo. Ho dovuto aspettare, impegnarmi, ma non c’è nessun segreto».
AIUTO DEI FRANCESI QUANDO E’ ARRIVATO AL MILAN – «Quando sono arrivato al Milan era più facile integrarsi perché c’erano tanti francesi ma ho creato un bel rapporto con tutti i giocatori. Non c’è qualcuno che mi ha aiutato più di altri. Stavo bene nello spogliatoio».
CHE CIRCOSTANZA HA CREATO PER ESSERE LI‘ – «Io non ho creato niente, io credo tanto in Dio. Tutte le cose vengono da lui. Io cerco di fare il meglio ogni giorno nel mio lavoro, con la mia famiglia».