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Conferenza stampa Ancelotti: le parole del tecnico alla vigilia di Real Madrid Milan

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Conferenza stampa Ancelotti: il tecnico del Real Madrid ed ex rossonero ha presentato la sfida di domani contro il Milan

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Real MadridMilan, Carlo Ancelotti ha dichiarato:

SENSAZIONI – «Buongiorno. È stata una settimana di tragedia e siamo tristi. Questa è l’emozione. Siamo molto vicini a Valencia e a tutte le città colpite. Siamo loro vicini e spero che la cosa possa risolversi presto. Voglio che voi capiate che parlare di calcio è complicato, così come giocare a calcio. Facciamo parte di questo paese. E questo incide molto. Per rispetto di tutti cercherò di fare una conferenza stampa il più semplice possibile, perché non ho voglia di parlare di calcio. Anche per me la partita di domani è speciale. Cercherò di parlare il meno possibile. Grazie».

PREPARAZIONE DELLA PARTITA – «Se è difficile preparare una partita del genere? Sì, perché non hai la testa nel tuo lavoro. È stato qualcosa di terribile. Lo prepareremo perché siamo professionisti. Cercheremo di giocarcela e di vincerla, ovviamente. E’ quello che serve».

RINVIO DELLA GARA COL VALENCIA – «Tutti sono stati chiari. Nessuno voleva giocare. Mi è sembrata la decisione giusta. Ma non siamo noi a comandare. Quelli al vertice prendono questa decisione».

MILAN – «La sensazione è quella di parlare il meno possibile di calcio. Come ho detto, è la nostra professione. Contro il Milan abbiamo una partita importante, speciale, ma è sullo sfondo. Ci sono molti modi per aiutare. Il calcio doveva fermarsi questo fine settimana e poi il calcio deve aiutare. Il calcio è una festa e puoi festeggiare e far festa quando stai bene. Quando la tua famiglia sta bene e tutti stanno bene. Quando la gente non sta bene non c’è bisogno di fare festa. Il calcio deve fermarsi. Per me sì. Perché è il più importante dei meno importanti. Ma non possiamo prendere decisioni. Non siamo noi i responsabili».

PALLONE D’ORO – «Il Pallone d’Oro è passato. Il mio Pallone d’Oro me lo hanno dato l’1 giugno quando abbiamo vinto la Champions».

GESTIONE DELLA VICENDA – «Non voglio parlare di come è stata gestita, io cerco solo di fare il massimo per cercare di aiutare. E’ normale che siano frustrati, tristi. E’ successo qualcosa di incredibile. Io non sono qui a giudicare ciò che ha fatto la politica, mi spiace solo per le persone. E’ difficile pensare che nel 2024 possano succedere queste cose, con tutte le informazioni che abbiamo anche dal punto di vista meteorologico. Mi sono informato, ovviamente. È una catastrofe incredibile. Le persone stanno aiutando molto. È ciò che ogni cittadino deve fare. Aiutate queste persone che sono molto, molto colpite».

SETTIMANA – «È stata una settimana difficile, perché non è l’ambiente normale. Ma non per quello che è successo con il Pallone d’Oro. È successo e basta. Congratulazioni ai vincitori. La tristezza non è lì, ma per quello che sta succedendo qui in Spagna».

VINICIUS – «Sta bene. Si rende conto di cosa sta succedendo. Per fortuna sabato non abbiamo giocato e Vinicius si è allenato bene, come tutti. Vinicius è triste, come noi, ma non per il Pallone d’Oro, bensì perché vede la situazione del Valencia».

POLITICA – «La politica è molto complicata, in tutti i paesi. Date la vostra opinione al riguardo… Qual è la colpa della politica? Non lo so. Ma vedo la frustrazione delle persone che hanno perso tutto. Il potere che abbiamo è pari a 0. Non possiamo prendere nessun tipo di decisione. Tutti gli allenatori volevano fermare la partita. Alcuni hanno giocato, altri no. Il potere decisionale dell’allenatore, in questi casi, è pari a 0. C’è una frase, ‘lo spettacolo deve continuare’, ma non è così».

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