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Conferenza stampa Baroni: «Milan squadra ferita, vuole reagire. C’è un aspetto che mi spaventa»

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Conferenza stampa Baroni: «Milan squadra ferita, vuole reagire. C’è un aspetto che mi spaventa». Le sue parole

L’allenatore della Lazio Baroni è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan. Di seguito le sue dichiarazioni.

ERIKSSON – «Ricordo bellissimo di una persona straordinaria. Era sempre attento alla cura dei ragazzi. Conoscete benissimo la sua grandezza, è una grande perdita».

MILAN – «Partita difficile, il Milan è un avversario che ha fatto due partite buone perché è la squadra che ha tirato più in porta. Di difficoltà ne incontreremo. Sarà importante quello che faremo in campoIl Milan è una squadra ferita e deve reagire. Difficile che sbagli, quindi sta a noi fare una grande prestazione».

MERCATO – «Non voglio parlare di mercato. A chiusura di mercato darò tutte le risposte che volete. Ora voglio concentrarmi sulla partita».

MOTIVAZIONE – «Le motivazioni di un trascorso ci credo e non ci credo. L’importante è la nostra motivazione. Dobbiamo fare una partita perfetta, te lo richiede l’avversario. L’equilibrio è la cosa più importante, ma dobbiamo rischiare qualcosa. In questo momento sto cercando una produzione offensiva perché lo scorso anno la Lazio è stata quindicesima per tiri in porta. Nello stesso tempo dobbiamo trovare equilibrio. Ci stiamo lavorando».

UDINESE – «Le sconfitte non sono mai salutari, a me fa ancora male. Dispiace perché molto della sconfitta sta nell’atteggiamento. Abbiamo sempre subito gol dopo 5 minuti, dobbiamo partire sparati perché poi è difficile recuperare».

INFORTUNATI – «Nuno Tavares sta meglio, mi devo assumere dei rischi e quindi lo devo mettere in campo. Farà condizione giocando. Sta bene, come Castrovilli. I ragazzi stanno crescendo e ci sono i presupposti per fare uno spezzone di partita».

DIA E CASTELLANOS – «La partita di domani è una partita in cui devi produrre, non devi fare una partita diversa e Dia con Castellanos è una soluzione. Però ci deve essere equilibrio e sacrificio da parte di tuttiTaty è un centravanti e mi ha sorpreso per la sua ferocia. Sapevo che era bravo ed in gamba, ma ha avuto un atteggiamento importante. Ha mobilità e mi piace. Lo stesso vale per Dia, però deve dare una mano perché ci sono due fasi, non solo l’attacco».

TROPPE PARTITE – «Sono d’accordo con Sarri, però il calcio cammina in avanti e ci sono sempre più partite. Serve al movimento per essere più visibile e vendibile. Bisogna accettarlo».

EUROPA LEAGUE – «L’Europa League è una competizione bellissima, dovremo fare prestazioni di livello. Non ci sono partite facili e ci penseremo quando sarà il momento».

EMOZIONI – «Emozioni bellissime per questo big match, mi tengono il fuoco acceso. Domani è una grande partita».

TCHAOUNA – «Tchaouna sta lavorando, ha qualità e corsa e può giocare sia a destra che a sinistra. Potrebbe essere la sua partita, ma sicuro va in campo».

ROVELLA – «Rovella è un giocatore fondamentale, ha fatto bene con il Venezia. Non guardo l’errore sul gol, ma la prestazione complessiva. La scelta di Vecino con l’udinese è stata tecnica, per la fisicità dell’avversario. Quando un allenatore prepara la partita deve valutare anche queste cose. Mi aspetto anche dal centrocampo una crescita importante».

ERRORI – «Dobbiamo nella compattezza creare la produttività. Dobbiamo fare pochi errori e fare la nostra partita. La palla fuori è un momento in cui non devi staccare la testa. C’è consapevolezza e non ripeteremo gli errori».

TEMPO – «Ho esperienza e so che non c’è tempo. Si gioca ogni settimana e bisogna portare il risultato a casa ogni settimana. Si possono ridurre i tempi quando c’è forte partecipazione».

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