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Conferenza stampa Conceicao: «I giocatori credono nel nostro lavoro ma se non cambiamo atteggiamento può arrivare chiunque in panchina. Mercato? Stiamo valutando se…»

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Conceicao

Conferenza stampa Conceicao: il tecnico portoghese ha analizzato la sconfitta contro la Dinamo Zagabria in Champions League

Intervenuto in conferenza stampa dopo Dinamo Zagabria-Milan, Sergio Conceicao, tecnico dei rossoneri, ha dichiarato:

PARTITA – «Tutti gli episodi della partita sono stati contro di noi, ma con questo non voglio nascondere la mancanza di aggressività nel primo tempo. Quando manca la base è difficile: il calcio è fatto di duelli costanti difensivi e offensivi. Non è che sto dicendo cose spettacolari, ma non è facile cambiare. Abbiamo reagito, ma perché siamo costretti a reagire? Noi avevamo molte motivazioni in più di loro. La preparazione è stata al dettaglio. Poi ognuno ci deve mettere la sua passione per il calcio. Anche il terreno di gioco non era buono, l’arbitraggio non è stato al livello. Si può dire tutto, ma non lo farò. Ho messo anche Terracciano a destra. Sono fatti, ma non ci voglio entrare. Per me è più importante la passione, mettere qualcosa in più di sé stesso. Se no si può cambiare allenatore, venire il migliore del mondo, ma è difficile. Il problema è la base. Veramente: io, giocare una partita di Champion così, entrare in una maniera come la nostra, è difficile».

MERCATO – «Ho un discorso con la dirigenza per capire i punti dove migliorare. Stiamo cercando di trovare soluzioni che ci possano aiutare, un po’ più forti. Noi abbiamo ancora tutto in mano, sia in campionato che in Champions. Abbiamo tutto per andare avanti».

PEGGIOR PRIMO TEMPO DELLA SUA CARRIERA – «No, perché nonostante il nostro atteggiamento loro non erano mai arrivati in porta. Non massacro neanche Gabbia, che ci ha dato tanto. Musah primo cartellino evitabile. Errore e gol loro al primo tiro. Siamo stati noi come squadra a commettere questi errori. Mettiamoci la mano sulla coscienza. Io sono qui davanti a voi e vi dico che sono il responsabile. Poi nello spogliatoio e ci dobbiamo guardare in faccia».

I GIOCATORI CREDONO NEL SUO LAVORO – «Non mi viene il dubbio. Risponderò sinceramente. Ho visto giocatori che erano veramente dispiaciuti e delusi per questa partita. Se i giocatori non credessero in me, non avremmo vinto la Supercoppa, a Como o col Parma con reazioni importanti. Dobbiamo cambiare l’ingresso nella partita. Se chi gioca dal primo minuto non è disponibile a fare questo, metteremo altri. La fiducia c’è tra staff e giocatori».

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