Conferenza stampa Fonseca: le parole dopo Milan Brugge
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Conferenza stampa Fonseca: le parole del tecnico dopo Milan Brugge

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Conferenza stampa Fonseca: le parole del tecnico rossonero per commentare Milan Brugge in Champions League finita 3-1

Fonseca è intervenuto in conferenza stampa per commentare Milan Brugge finita 3-1. Ecco le parole del tecnico rossonero.

CAMBI DECISIVI, MERITO DI FONSECA – «Il merito è dei giocatori e principalmente di chi è entrato, che ha cambiato la partita, cambiando il nostro gioco, l’intensità».

PRIMO TEMPO NON SODDISFACENTE – «Nel primo tempo non abbiamo fatto bene le cose. Eravamo contro una squadra con undici calciatori molto bassa, poi in inferiorità numerica ancora più bassa. E noi abbiamo avuto difficoltà in questo tipo di gioco, nel creare e nel provocare spazio. Poi, quando non troviamo la soluzione giusta, il gioco comincia ad essere troppo lento. Quando non troviamo spazio, dobbiamo avere un’altra intensità nelle nostre azioni. Non abbiamo fatto bene. Il gioco è stato troppo lento. Credo sia stato un problema di compresione della partita».

LA PRESTAZIONE DI LEAO – «Offensivamente Leao, nel primo tempo, ha fatto cose importanti per la squadra. Poi ho deciso di cambiarlo, come ho deciso di cambiare Loftus-Cheek. Ma per me questo è normale. Volevo essere più incisivo, più energico nei corridoi. Per me non c’è nessun problema».

L’ESORDIO DA RECORD DI CAMARDA IN CHAMPIONS LEAGUE – «Mi dispiace molto per il gol annullato. Ma era stato un momento bello per la squadra, tutta in campo a festeggiare un bambino che lavora tanto. Camarda avrà tante opportunità per fare più gol durante la sua carriera».

COSA E’ CAMBIATO CON CHUKWUEZE E OKAFOR – «La fiducia. Hanno fatto una buona partita con l’Udinese».

LOFTUS-CHEEK IN DIFFICOLTA’ – «Con me ha giocato da 8, da 10, oggi da trequartista sulla destra. Loftus è un calciatore di accelerazione con la palla tra i piedi; quando è senza spazio, ha più difficoltà. Ma non è che ha paura… Sono quelle le sue caratteristiche. Dobbiamo fargli capire meglio determinate cose. Lui lavora tanto, sempre, dà tutto per la squadra. Mi dispiace che non sia stato al livello su cui io so che possa giocare».

TENERE CAMARDA IN PRIMA SQUADRA – «Io, mister Bonera e mister Guidi facciamo il massimo per far crescere i giovani. Noi abbiamo Morata, abbiamo Abraham e Jovic, diventa un po’ difficile per Camarda giocare. E a questa età è importante giocare. Ciò che facciamo è cercare di fargli avere più spazio per farlo migliorare, tra Primavera, Milan Futuro e Prima Squadra. Talvolta è più difficile giocare in Serie C che in Serie A e viceversa. Quando si allena con noi fa benissimo. Oggi ha lavorato bene per la squadra, con coraggio sulla linea di passaggio. Non mi sembra un ragazzo dell’età che ha quando gioca».

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