Conferenza stampa Pioli: «Il club ha dimostrato che è ambizioso»
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Conferenza stampa Pioli: «Il club ha dimostrato di essere ambizioso, il futuro sarà deciso a fine stagione. C’è un’unica cosa di cui sono preoccupato»

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Conferenza stampa Pioli: le parole alla vigilia di Milan Cagliari, sfida valida per la 36ª giornata di Serie A 2023/24

Il Milan vuole definitivamente chiudere la pratica secondo posto, dopo aver rimandato la matematica certezza causa pareggio col Genoa. Rossoneri che ospitano il Cagliari a San Siro con l’obiettivo di staccare l’ultimo pass per la Supercoppa.

Nel giorno di vigilia, venerdì 10 maggio, Stefano Pioli è intervenuto alle 14 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Milannews24 ha seguito LIVE le sue parole.


TORNARE A VINCERE – «È quello che dobbiamo volere anche noi. È lungo il periodo da quando non vinciamo, il secondo posto è un obiettivo non ancora conquistato. Perché siamo professionisti, per orgoglio poi. Ci sono tante motivazioni».

COME STA LUI PERSONALMENTE – «L’unica cosa che sto provando, non mi dà fastidio più niente, è che la squadra non abbia le giuste motivazioni per finire bene il campionato. Questa è l’unica cosa per cui sono preoccupato, come sono io non conta. A fine campionato decideremo il nostro futuro. Quello che ha detto Florenzi, nella figura dell’allenatore c’è anche fare da parafulmine, proteggere il club».

COME STA LA SQUADRA – «La squadra sta bene. Siamo nel finale di una stagione lunga, impegnativa, complicata. C’è chi ha più energia, chi sta meglio. Sceglierò i giocatori con la condizione migliore possibile per vincere».

RANIERI – «Grandissimo allenatore, l’ho avuto da giocatore. Ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Claudio. È un top in tutto, come stile e capacità di allenare. Ovunque è andato ha ottenuto grandissimi risultati. Sa quanto lo stimi, è importante per loro ma anche per noi».

CONDIVIDE LA PREOCCUPAZIONE DEI TIFOSI PER IL FUTURO? – «Il club ha dimostrato di saper lavorare e di essere ambizioso. Tutti insieme dobbiamo finire bene il campionato e poi il club darà le risposte giuste nel momento opportuno».

PAROLE MALDINI – «Non sono io a commentare le sue dichiarazioni. I meriti e demeriti di una stagione vanno condivisi tra club, giocatori e allenatore».

LEAO – «Per essere sorridente vuole giocare bene, segnare e aiutare la squadra a fare gol».

QUALCUNO HA CHIESTO DI ESSERE PRESERVATO PER EUROPEO E COPA AMERICA – «No, anzi ho dato la possibilità a loro. Sanno dov’è il mio ufficio. Chi, senza fare altri discorsi, si sentiva di aver già dato tutto ed era un po’ più stanco, chi non si sentiva di aiutare la squadra, il mio ufficio era aperto ma nessuno si è presentato».

AI VERTICI IN EUROPA – «Sono stato anche preso in giro perché ho detto che l’Atalanta era favorita per l’Europa League. Mi riferivo al fatto che solo un anno fa eravamo arrivati in semifinale di Champions e il fatto di essere stati eliminati dall’Inter aveva fatto diminuire l’importanza. Quest’anno abbiamo dimostrato di essere lontani da queste squadre. Siamo una buona squadra ma non voglio parlare di futuro. Non siamo lontani da Atalanta e Roma, il rimpianto sono quelle due partite. Potevano andare noi in semifinale col Bayer Leverkusen».

MOTIVI DELLA DIFFERENZA DI RENDIMENTO DI DE KETELAERE – «Ce ne possono essere due. Charles l’anno scorso era alla prima stagione in un campionato diverso, competitivo e lo ha sofferto. Quest’anno si è ritrovato con un’esperienza superiore in un ruolo più adatto alle sue caratteristiche. Pensato di cambiargli ruolo? No, perché avevamo altri progetti».

LAVORARE SULLA TESTA DEI GIOCATORI – «Per fortuna siamo esseri umani e viviamo emozioni negative e positive. L’uscita dall’Europa League e la sconfitta nel derby pesano, ma non sono d’accordo che non c’è stata reazione. Tutti noi speravamo in qualcosa di più».

KALULU E POBEGA – «Io non sto parlando di motivazioni, sto parlando di condizione. Chi ha giocato di meno è possibile che sia più brillante, ma non a livello mentale. Un allenatore mette sempre in campo la squadra che possa garantirgli il risultato, io domani farò questo».

SQUADRA DIFENSIVISTA – «È l’allenatore che dà un’idea, poi sono le caratteristiche dei giocatori che interpretano quell’idea. Non siamo una squadra difensivista, è vero, ma non possiamo prendere quei gol lì. Sono rischi che abbiamo sempre accettato e che accetteremo sempre».

BORUSSIA DORTMUND IN FINALE – «Le competizioni europee sono difficili da prevedere. In Europa essere al top nelle partite singole, nel doppio confronto, fa la differenza. Il Dortmund in campionato è quinto, a 25 punti dal Leverkusen. Nella sua annata ha avuto momenti difficili mentre in Europa ha performato al massimo».

CHE SQUADRA E’ IL CAGLIARI – «Con la palla è una squadra diretta, gioca con tanti giocatori offensivi vicini. In fase difensiva ha cambiato un po’, a volte è più aggressiva altre più attendista. Dovremo leggere queste situazioni e portarci più vantaggi».

KALULU E BENNACER – «Stanno bene. Isma sta ritrovando più continuità e ritmo. Pierre sta bene, non può essere al 100% ma son pronti entrambi per giocare».

FASE DIFENSIVA PROBLEMA DEL MILAN – «Sì, rispetto ai numeri che abbiamo, abbiamo subito troppi gol. Vuol dire che abbiamo commesso qualche errore di troppo».

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