HANNO DETTO
Conferenza stampa Pioli post Milan Salernitana: «Momento giusto per separarsi. La Premier mi stimola, ecco quale club cerco»
Conferenza stampa Pioli post Milan Salernitana: le dichiarazioni del tecnico dopo il match della 38ª giornata di Serie A 2023/24
(inviato a San Siro) – Stefano Pioli in conferenza stampa dopo Milan Salernitana.
COSA LO RENDE PIU’ ORGOGLIOSO – «Due: il rapporto che ci siamo costruiti in questi cinque anni con i calciatori; ho detto alla squadra che quest’anno è stato un momento speciale, perché, quando tutti criticavano, mi hanno allungato la mano e ne siamo venuti fuori. E poi le emozioni che i tifosi mi hanno fatto vivere qua a San Siro. Quando 25 anni fa ho cominciato ad allenare neanche nel sogno più bello potevo pensare di vivere certe emozioni».
COSA SI PORTA DIETRO – «Il Milan è un club prestigioso, il top; mi sono confrontato con personalità eccellenti e mi porterò tutto via: esco da questa esperienza più completo».
CHE IDENTIKIT DI CLUB CERCA – «Non c’è un identikit: mi auguro di trovare delle situazioni, delle persone, dei presidenti, in cui io sento che si possa fare qualcosa di speciale, che non vuol dire solo poter vincere, ma vuol dire emozionarsi, migliorare i giocatori, ottenere risultati importanti. Ma non lo so: sono stato troppo attento a non farmi distrarre da niente per rispetto e gratitudine verso il Milan; fino ad oggi non ho ascoltato nessuno, poi nei prossimi 15 giorni se qualcuno mi vorrà incontrare sarà disponibile. Sì, la Premier mi stimola, ma non so se sarà possibile».
BUTTATO IL CUORE TRA LE STELLE – «Abbiamo buttato tutto. Il rapporto coi giocatori, le lacrime di questi giorni, tutto, certificano ciò che abbiamo costruito. Abbiamo dato tutto e ricevuto tanto. Mi piacciono i rapporti equilibrati, paritari: ho ricevuto tantissimo, ho dato tantissimo».
CHE PIOLI E’ DIVENTATO – «Sono arrivato che ero Pioli out, poi Pioli is on fire, poi Pioli qualcos’altro… Sono uscito da qui col cuore pieno di gioia. Non smetterò oggi, ma se dovesse essere così posso dire di aver raggiunto ciò che sognavo. Ma mi sento ancora pronto a fare qualcosa di speciale».
NE VALE LA PENA – «Io non faccio niente per avere un ritorno, cerco di essere chiaro e diretto coi miei giocatori; certe cose le dico nel mio ufficio e non da altre parti. Per essere credibile bisogna essere sé stessi».
CICLO FINITO – «È arrivato il momento giusto per separarsi. In Europa potevamo fare meglio, in campionato siamo secondi».
CONSIGLIO AL SUCCESSORE – «No. No perché quando vado ad allenare una squadra nuova non ho mai chiamato l’allenatore precedente».
CONSIGLIO ALLA DIRIGENZA – «Non lo do, sono cose su cui non posso più incidere. Il Milan è tornato ad essere ambizioso, a voler vincere: il club saprà fare le cose per tornare a vincere».
TROPPE CRITICHE – «Un ambiente qua è così, sia in positivo che in negativo. Poi tutto fa parte del gioco. più vai in alto, più ci sono aspettative e pressioni. Sicuramente esco più strutturato da questa esperienza».
PIOLATA CHE PIU’ LO HA SODDISFATTO – «Mi ricordo una partita contro l’Atalanta a Bergamo: a livello tattico e di strategia, per come intendiamo noi il calcio, bellissima. Poi abbiamo sempre cercato di dare ai giocatori delle soluzioni».