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Conferenza stampa Inzaghi: «Ecco l’unica strada per interpretare una partita come quella di domani»

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Conferenza stampa Inzaghi: le parole alla vigilia di Inter Milan, valida per il ritorno delle semifinali di Champions League

Simone Inzaghi parla in conferenza stampa alle 12.30 per presentare Inter Milan, derby europeo valido per il ritorno delle semifinali di Champions League. Ecco le parole del tecnico nerazzurro:

DAI GIRONI ALLA SEMIFINALE – «Non eravamo stati fortunatissimi ad inizio girone visto Barcellona e Bayern Monaco. Chiaramente c’era tantissima fiducia, e domani sappiamo che abbiamo una partita molto importante».

TIFOSI – «Sarò ripetitivo. Dobbiamo vincere tutti insieme, e i nostri tifosi sono stati sempre presente nei momenti belli come in quelli difficili. Ci vorrà testa fredda e cuore caldo perché è l’unica strada per interpretare una partita come quella di domani».

LAUTARO E CORREA- «Correa ha chiesto lui il cambio perché stava facendo bene . Ha avuto un problema muscolare, ma valuteremo oggi per capire se sarà disponibile: dovrebbe farcela. Lautaro si sta alternando nel migliore dei modi».

VIGILIA IMPORTANTISSIMA – «Una vigilia importantissima: la più importante nella storia dell’Inter. Sappiamo cosa riveste per noi stessi e per la società: cercando di interpretarla nel migliore dei modi, sapendo che non dovremmo gestire bensì giocando come possiamo fare».

LUKAKU – «Sapete quello che può fare Lukaku: io da allenatore avevo riportato qua Lukaku con grande entusiasmo. Nell’ultimo mese ha dato quello che poteva dare tutto l’anno: purtroppo sia lui che Brozovic sono stati out e la squadra ha sofferto parecchio. Quello che avete visto è il Lukaku che nell’ultimo mese ha fatto bene. Non so se può gestire tre partite alla settimana, per quanto sia stato decisivo in campionato».

ARBITRO – «Difficilmente ne parlo di arbitri. All’andata c’è stato un piccolo episodio con il fallo di Krunic su Bastoni, però va bene così. Quando hanno visto la designazione dell’arbitro francese con 4 giocatori francesi in rosa, ma non sono preoccupato».

RISPETTO PER L’ALLENATORE  «Scelte e formazioni? Leggo, ascolto poco, ma so tutto. Io e il mio staff leggiamo poco, poi in base al risultato sai come andranno le cose. Noi allenatori dobbiamo spendere scelte quotidiane dove sei fortunato o meno. La partita di domani sarà dinamica: ci saranno momenti più offensivi o difensivi. La squadra deve essere brava sotto tutti i punti di vista».

ENTRARE NELLA STORIA  «Siamo a 90 minuti da un sogno che viviamo con questi splendidi ragazzi che ho la fortuna di allenare: considerando che siamo anche in finale di Coppa Italia. Abbiamo lavorato bene durante la sosta cercando di recuperare Brozovic e Lukaku. In queste partite così importanti è stata una fortuna non avere tempo da pensare. Cinque partite fa eravamo lontani dalla Champions, e ora manca l’ultimo passo».

CALHANOGLU  «La sua trasformazione è stata una scelta decisiva: mancando Brozovic ho pensato che Calhanoglu potesse essere la soluzione più ideale. Mi viene in mente anche Darmian visto che non aveva mai giocato difensore in una difesa a tre. Ho la fortuna di allenare giocatori di qualità che si possono riadattare. Ricordo Luis Alberto utilizzato come seconda punta e poi diventata mezzala».

SUL MILAN – «Sappiamo chi andiamo ad affrontare e che possiamo fare altrettanto. Ci siamo già passati, ma dobbiamo essere concentrati. Quella con il Sassuolo ci sono state delle insidie dove noi siamo stati anche bravi».

STAGIONE FALLIMENTARE O ENTUSIASMANTE?  «Questa partita riveste una grande importanza, poi noi ci siamo e vogliamo arrivare là dove sapevamo che era difficile da realizzare. Sulla stagione sappiamo ciò che abbiamo affrontato tra critiche che ci possono stare, elogi ed è inutile girarci intorno».

SULLA ROSA – «Noi siamo 20 giocatori dove abbiamo Fontanarosa, Zanotti e Carboni che sono da integrare, considerando che abbiamo avuto anche qualche infortunio. Dopo il Mondiale però si è creato veramente qualcosa di importanteAvevamo un calendario impossibile da gestire, però siamo stati comunque bravi a gestire le forze e chiedendo a tutti i componenti della rosa un grande contributo».

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