Conferenza stampa Sportiello: «Ecco perchè ho scelto il Milan»
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Conferenza stampa Sportiello: «Voglio imparare da Maignan, ecco perchè ho scelto il Milan»

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Conferenza stampa Sportiello Milan: le parole del nuovo portiere rossonero, arrivato in estate a parametro zero dall’Atalanta

Marco Sportiello, nuovo acquisto del Milan, si presenta in conferenza stampa dalle 14.30. Milannews24 segue LIVE le sue parole.


ARRIVO AL MILAN – «È l’ultimo step della mia carriera. Essere qui è un sogno, ma non lo dico per farmi vedere, non è una frase fatta, ma è davvero un sogno… Devo ancora un po’ realizzarlo, anche se è da un po’ di tempo che lo sapevo. Sono maturato molto, soprattutto negli ultimi tre anni. Credo sia arrivato al momento giusto. Credo di non eccellere in tantissime qualità tecniche, ma credo di avere tanti valori altri. Ho fatto la Serie D, la C2, la B, poi la Serie A a Bergamo. Nessuno mi ha regalato niente e mi sono conquistato tutto passo dopo passo. Arrivare in Serie A era un sogno, ed esserci dopo 10 anni è grande motivo di orgoglio».

ASTORI – «Con Pioli abbiamo vissuto quella esperienza bruttissima. Al Milan ha fatto tutte le giovanili Astori. Me lo porto sempre dentro. Abbiamo fatto quasi un anno insieme e mi ha insegnato tanto, era un ragazzo che sapeva come e quando dirti le cose. Secondo me tra me e Pioli c’è un legame, soprattutto da parte mia, per l’anno che abbiamo passato alla Fiorentina e per l’esperienza con Astori».

MAIGNAN – «Quando è arrivato Maignan, quando ci abbiamo giocato contro con l’Atalanta, io ho detto al mister che ‘questo era fortissimo’. Gliel’ho detto subito… Me l’ha confermato anche lui. Io mi sono sempre adattato a tutti, mi sono sempre trovato benissimo. Anzi: per me, anche se ho 31 anni, posso imparare tanto da Maignan ed è quello che voglio fare. Io sono un po’ un portiere vecchia scuola, lui più moderno e voglio imparare da lui. Se giocherò quando ci sarà occasione, farò quello che so fare io e non quello che fa lui, non devo commettere questo errore. Cercherò di rubargli qualcosa».

TURNOVER – «Con le tre competizioni c’è bisogno di tutti, non solo in campo: chi gioca di meno deve spingere il gruppo, è una cosa di cui me ne sono accorto negli ultimi anni. Devo cercare di essere il più pronto possibile. Non è facile quando non giochi per 6-7 mesi, devi far bene subito… Devi essere bravo, devi sempre stare sul pezzo. A tutto l’ambiente voglio dare affidabilità, lasciando pensare che io ci sono. Avevo già scelto di venire al Milan, poi sono diventato titolare nell’Atalanta. Era difficile per dire di no al Milan: ho dato tutto all’Atalanta, non credo che si strapperanno i capelli per me».

RAPPORTO CON PIOLI – «Ci siamo sempre sentiti in questi ultimi anni. Siamo al secondo giorno. Io conosco già Pioli e qualcuno del suo staff».

MAIGNAN – «Voglio vedere da vicino Maignan. Anche da Mirante voglio imparare molto, ha tanta esperienza. Da portiere mi verrebbe da dire Leao, anche se poi bisogna vedere se ti fa piacere giocarci contro, magari meglio insieme».

PARTITA CHE VORREBBE GIOCARE – «Bologna-Milan magari, anzi no… Meglio una a San Siro».

PERCHE’ HA SCELTO IL MILAN – «Non avevo altre offerte da titolare, avevo già un accordo da tempo con il Milan. Siamo stati diretti su questa strada. Già sentire Milan era una cosa troppo importante».

LOFTUS-CHEEK – «Si vede che è un giocatore molto importante, con fisicità importante. Sicuramente ci darà una grande mano, ha già molta esperienza».

COSA PUO’ DARE A MAIGNAN – «Da Mirante posso solo prendere, lui è grande. Maignan mi sembra già inquadrato, non ha bisogno di consigli. Lo si può aiutare dando ritmo negli allenamenti, stimolarlo, ma lui è già un portiere formato… Non è un ragazzino, ha già vinto campionati. Posso solo andare forte in allenamento ed essere affidabile».

GIOCO COI PIEDI – «Dipende un po’ dal gioco. A Bergamo non giocavamo dal basso, quindi mi ci devo abituare, ma tanto è dettato da come si muovono i compagni. Tu puoi avere anche un portiere bravo coi piedi, ma se i compagni non si muovono bene hai difficoltà. Pioli so cosa vuole, cercherò di adattarmi piano piano. Sono già un portiere fatto, devo essere veloce a capire certi meccanismi».

MODELLO DI RIFERIMENTO OLTRE MAIGNAN – Ci sono tanti portieri. C’è Ter Stegen che mi piace molto, anche Handanovic, nonostante sia dell’Inter, è stato uno dei miei modelli perché fortissimo. Poi Courtois, Oblak… Ognuno con le sue caratteristiche, non ce n’è uno che seguo solo lui».

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