News

Ecco i consigli di Berlusconi per far ripartire il calcio italiano

Pubblicato

su

Berlusconi è tornato a parlare di Tavecchio e del futuro della Nazionale italiana. Il Cavaliere ha indicato come modello il proprio Milan…

Nei giorni scorsi Silvio Berlusconi aveva l’operato di Carlo Tavecchio alla guida della Figc. Oggi, intervistato dalla trasmissione radiofonica “105 Matrix” su Radio 105, il Cavaliere ha parlato di esonoro inevitabile di Tavecchio dalla Federazione per la rinascita del calcio italiano: «Le dimissioni di Tavecchio e l’allontanamento di Ventura erano scelte inevitabili. Anche il calcio, come tante altre cose in Italia, è bene che riparta da zero. Sarebbe però sbagliato se facessimo di Tavecchio o Ventura i soli colpevoli. Il calcio italiano è da anni molto debole e le responsabilità sono di tanti».

L’ex presidente del Milan ha anche voluto indicare a suo modo la strada per la ripartenza dei club italiani sul panorama europeo: «È un errore prendersela con gli stranieri. Le società dovrebbero utilizzarli per far crescere i calciatori italiani, e non per sostituirli. Nel mio Milan, ad esempio, campioni stranieri come Gullit e Van Basten, Rijkaard, Shevchenko, Kakà, Ibrahimovic erano sempre affiancati da campioni italiani di assoluto valore: basti ricordare Baresi, Costacurta, Tassotti, Maldini, Inzaghi, Gattuso e tanti altri nazionali italiani. Ora è il momento di mettere da parte le polemiche e di lavorare tutti insieme».

Sulla mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia: «I tifosi italiani meritano di vedere al più presto la nostra nazionale tornare ai massimi livelli. Lo dico da tifoso, ma anche da imprenditore e politico. La nostra nazionale fuori dai Mondiali 2018 è un grave danno per l’immagine dell’Italia e per la promozione dei prodotti italiani. Ciò accadrà in Russia, dove c’è grande simpatia per il Made in Italy e le partite saranno viste da oltre un miliardo di persone. Peccato».

Exit mobile version