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Contatti Elliot-Stephen Ross: cambio di proprietà in vista per il Milan?
Il futuro del Milan è annebbiato da continue incertezze: la sentenza della Uefa sancirà la penalizzazione che i rossoneri dovranno scontare nella prossima stagione. intanto però Elliot contatta il miliardario Stephen Ross
La recente mazzata arrivata da Nyon che ha portato il Milan a dover aspettare la metà di giugno per sapere se potrà giocare o meno la prossima Europa League ha sconquassato gran parte dei progetti rossoneri in questa prima fase. Il silenzio di Yonghong Li e l’ottimismo ma con una vena di preoccupazione da parte di Marco Fassone non ha convinto né la Uefa e né Elliot che nelle ultime ore, rivela Tuttosport, avrebbe intensificato i contatti con Stephen Ross, miliardario americano proprietario dei Miami Dolphins. Ross già negli scorsi mesi aveva manifestato un interesse all’acquisizione del Milan e la recente diatriba tra la nuova proprietà cinese e la Uefa sembrerebbe averne accelerato le mosse. L’idea di Elliot, che attenderà l’aumento di capitale promesso da Yonghong Li, è quello di portarsi avanti con il lavoro ipotizzando un subentro al broker asiatico e una repentina rivendita del Milan in mani americane, quelle di Ross appunto. Uno scenario che difficilmente si concretizzerà entro la sentenza promulgata dalla Uefa, attesa per metà giugno, ma che potrebbe essere concretamente presentata da Fassone nel corso della visita a Nyon giorno 7 del prossimo mese.
L’organo federale infatti non avrebbe concesso il settlement agreement alla società rossonera non tanto per i debiti accumulati nel corso dell’ultimo triennio (due anni sotto la gestione Fininvest) ma soprattutto a causa della poca trasparenza riguardo al patrimonio di Yonghong Li e l’impossibilità da parte di quest’ultimo di garantire un futuro certo al Milan. Se Yonghong Li non dovesse convincere la Uefa presentando i veri finanziatori che hanno appoggiato la sua scalata al Milan, Elliot sarà costretta a prenderne le redini in vista di una futura rivendita che ad oggi vede il 78enne Stephen Ross, il cui patrimonio oscilla intorno agli 8 miliardi di dollari, come principale candidato.