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Conti, parla il suo agente: in attesa del ritorno in campo una proiezione in chiave futura

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L’agente di Andrea Conti ha parlato del difensore illustrando in maniera esaustiva quello che è stato il percorso emotivo del ragazzo e quello che potrebbe essere il suo futuro

Una panchina contro il Chievo è quanto di più si potesse desiderare dopo mesi difficili passati tra ospedali e terapie per curare un infortunio al ginocchio che molto spesso ha risvolti drammatici, per quanto riguarda la carriera di un giocatore. Andrea Conti domenica è tornato a respirare l’aria di San Siro, ora si attende solo il suo ritorno in campo, previo ok da parte di Gennaro Gattuso. Intanto per lui ha parlato il suo agente ai microfoni di Radiorossonera, illustrando nel migliore dei modi, sensazioni passate, presenti e future: «Per Andrea è stato sicuramente emozionante soprattutto perché il suo principale intento è quello di riprendere il sogno di poter vestire, in campo, una maglia così importante come quella del Milan.Tifosi? Qualcosa di bellissimo. Io dico sempre ad Andrea che lui può diventare uno dei simboli del Milan per i prossimi 10 anni e ripercorrere un po’ la carriera rossonera di Gattuso in termini di fedeltà riguardo la squadra. Andrea non vede l’ora di ripagare l’affetto dimostrato dai tifosi; quasi impensabile pensare che lo amino così tanto avendolo visto così poco sul terreno di gioco. Il pubblico del Milan è un pubblico di grande livello e Andrea sarà ancora più legato a tutto l’ambiente dopo tutti questi attestati di stima. Fassone, Mirabelli, Gattuso ma anche Montella, lo hanno sempre coinvolto e messo al centro del progetto Milan anche quando il suo recupero era lontano. Ciò ci ha fatto capire che la scelta di andare al Milan, e non in altre squadre, quest’estate è stata giusta.

Dall’aspetto emotivo a quello tecnico, niente di più importante considerati i cambiamenti della squadra dalla gestione Montella a quella attuale: «L’asse di destra per il Milan sarà una zona del campo importantissima dal punto di vista tecnico sia per la costruzione del gioco sia in fase realizzativa perché Andrea nel suo bagaglio tecnico ha anche la finalizzazione dell’azione e ciò potrà essere per i rossoneri un’arma in più per il futuro.
Al momento non può considerarsi pronto ma in ogni caso ci affidiamo alle decisioni di mister Gattuso perché vuole bene ad Andrea come vuole bene a tutti i giocatori, considerandoli come figli. Sicuramente saprà lui come gestirlo al meglio in termini di minutaggio e sono certo che farà il meglio per lui».

Una disamina così attenta e precisa non può prescindere dagli obbiettivi futuri: «Il Milan di Gattuso può cullare il sogno del quarto posto. Non credo che il contributo di Andrea per il finale di stagione potrà essere un granché perché per il pieno recupero ci vorrà tempo.
Sia io che Mirabelli e Gattuso abbiamo lottato molto per trattenere la sua voglia di tornare in campo il prima possibile. Vi assicuro che la voglia di Andrea di correre e dare tutto per la maglia rossonera è tantissima».

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