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Conti Rosso-neri, previsione bilancio futuro: meno 100 milioni di euro

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In vista dell’assemblea dei soci per l’approvazione bilancio, il Milan si prepara ad affrontare un futuro decisamente allarmante

Perdite contenute, è questa la previsione del bilancio abbreviato al 30 Giugno 2017 da approvare a metà novembre. Al contrario, secondo quanto riportato dal  Corriere della Sera, per l’esercizio 1° luglio 2017-30 giugno 2018, si stima un rosso da oltre 100 milioni di euro, complice le importanti spese per il mercato estivo che hanno visto investimenti importanti oltre i 200 milioni di euro.

L’assemblea si svolgerà lunedì 13 novembre alle 11 in prima convocazione, il 16 novembre in seconda convocazione. Durante la gestione Berlusconi il bilancio si chiudeva il 31 dicembre. Con questa modifica il club arriverà ad allineare l’anno fiscale con le date della stagione calcistica.

L’IMPORTANZA DEI RISULTATI– Ecco che diventa fattore determinante fare risultato sul campo, le vittorie oltre a portare la squadra ad alti livelli volti alla riconquista dell’Europa, servono in termini di prestigio e quindi di Merchandising, utile anzi fondamentale per sanare il debito con il fondo Elliot. Da questo punto di vista la società rossonera sta puntando molto al mercato cinese malgrado le ostilità di un pubblico ancora poco incline non solo al calcio rossonero ma a quello italiano in generale.

NOVEMBRE MESE DECISIVO- Intanto Non si placano le voci sulla proprietà cinese del Milan. Secondo quanto riferisce Repubblica questa mattina, per la aproprietà rossonera novembre sarà il mese della verità,ogni dubbio sulla solidità finanziaria di Yonghong Li verrà sciolto, il club rossonero avrebbe dunque due possibilità: rimanere cinese oppure diventare subito americano, di proprietà quindi del fondo Elliott, in virtù del  prestito di 303 milioni di euro. Se il fondo Elliot dovesse acquisire i diritti societari il nuovo presidente milanista potrebbe essere Paolo Scaroni, che lavora per la banca d’affari Rothschild, consulente nell’operazione Milan proprio per la cordata cinese.

AUMENTO DI CAPITALE -Come spiegato da  Repubblica, una delle clausole del prestito impone al Milan di non accumulare perdite e di tenere sempre i conti in attivo. A questo proposito entro fine novembre, secondo quanto stabilito  tra Mr.Li e il fondo di Paul Singer, dovrebbe arrivare la prima parte dell’aumento di capitale da 60 milioni di euro. Senza investimenti da parte della proprietà cinese, quindi, Elliott potrebbe prendere il controllo del club e affidare appunto la presidenza a Scaroni, Fassone invece rimarrebbe l’amministratore delegato. In questo periodo Fassone è impegnato con la banca d’affari americana Bofa-Merrill Lynch nel rifinanziamento del prestito e per questo urgono nuovi soci, per offrire alla banca americana garanzie a un prestito di lungo periodo, da ripagare con la quotazione a Hong Kong entro 3 anni.

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