Archivio

CORSERA – Gandini: “La fine di un’epoca ma il Milan rimane il Milan. Galliani però resta”

Pubblicato

su

ULTIME MILAN – Le parole d’addio di Umberto Gandini che ieri ha rassegnato le dimissioni dal club rossonero. Al Corriere della Sera, ha parlato anche di Galliani, lasciando un messaggio enigmatico sul futuro dell’attuale AD:

“Non avrei mai pensato di andare a lavorare in un’altra società italiana. Invece è arrivata questa opportunità che mi rende orgoglioso poiché riconosce la mia professionalità. Se non c’era posto per me nel nuovo Milan cinese? Me lo sono chiesto anch’io ma poi il desiderio di crescere mi ha condotto a questa decisione. Del resto il cambio di proprietà comporta un turn over di dirigenti. Siamo alla fine di un’era, giusto così. Le aziende cambiano, il tempo passa per tutti. Qui però resta Adriano Galliani, uno dei più grandi dirigenti italiani. E per inciso l’uomo che mi portò al Milan quando mi occupavo dell’acquisizione dei diritti tv in Rti”.

ULTIME MILAN – GANDINI SODDISFATTO

“Con l’Eca abbiamo ottenuto risultati impensabili a livello di influenza sulle decisioni di Uefa e Fifa. L’ultima vittoria è aver garantito all’Italia 4 posti fissi in Champions. Ma non dimentico ciò che accadde nell’estate di Calciopoli: dopo aver battuto la Stella Rossa nei preliminari c’era chi dubitava della nostra partecipazione in coppa per motivi etici. Non solo restammo in corsa, ma vincemmo pure. L’allenatore che ricordo con più affetto? Capello che ad Atene contro il Barcellona nel ’94 non voleva che si bagnasse il campo, contrariamente a Crujiff. Era tesissimo, fino al 4-0 nessuno di noi in panchina poteva esultare. Ci avrebbe ammazzati. Poi, dopo la rete di Desailly, si sciolse anche lui”.

ULTIME MILAN – AVVENTO CINESE

“È finita un’epoca, ci saranno nuovi dirigenti ma il Milan è il Milan. Ha un dna e una cultura che nessun club possiede. Il Milan di Sacchi e di Capello è quello che i giovani cinesi hanno imparato ad amare. Roma-Milan del 12 dicembre? Sarò come il giocatore che segna ma non esulta. Per rispetto”.

Exit mobile version