CORSERA - MIHAJLOVIC: "Avrei potuto vincere la Coppa Italia. Gigio? Berlusconi mi pregò di non farlo giocare" - Milan News 24
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CORSERA – MIHAJLOVIC: “Avrei potuto vincere la Coppa Italia. Gigio? Berlusconi mi pregò di non farlo giocare”

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NEWS MILAN – Intervistato dal Corriere della Sera, Sinisa Mihajlovic ha svelato un aneddoto sull’esordio di Donnarumma:

“Ha esordito tra i dubbi di tutti perché c’era Diego Lopez e lui aveva 16 anni e mezzo. Adesso è in Nazionale e non so nemmeno se ha un prezzo: resterà una mia soddisfazione. Io non faccio esordire un giovane solo perché mi mancano gli altri: se mi convinco, gioca anche se ho tutti a disposizione. La settimana dell’esordio, Berlusconi è venuto due volte a Milanello per convincermi a mettere Diego Lopez. Io gli ho detto che aveva due possibilità: mandarmi via e mettere Diego Lopez, tenermi e vedere in porta Donnarumma. Lui mi ha tenuto, per fortuna. Sua”.

E poi ancora:

“Il Milan è stato in un momento difficile sin dall’inizio. Abbiamo perso tempo le prime 7-8 partite perché abbiamo giocato con il 4-3-1-2, come voleva il presidente Berlusconi, anche se si capiva che non era il modulo adatto. Dopo la partita con il Napoli ho detto: “basta, vado di testa mia”: se mi manda via, muoio con le mie idee. E i risultati hanno cominciato a venire”.

Sull’esonero:

“L’unica cosa che mi rode è di non aver potuto giocare la finale di Coppa Italia, perché non c’è la controprova ma penso che con me in panchina potevamo vincere, visto come ha giocato la Juve. Non mi è stato permesso, ma sono esperienze che fanno crescere. Anche se io avevo già deciso di andare via anche se non mi avessero cacciato. Non potevo fare un altro anno così. Galliani? Mi ha aiutato tanto, è un grande. Spero non lasci il calcio. Gli voglio molto bene, lo considero un amico, il nostro rapporto continua”.

Su Romagnoli e Niang:

“Romagnoli non sarebbe mai venuto a Milano senza di me, perché nessuno voleva spendere 25 milioni: quella cifra era esagerata allora, ma in prospettiva non lo era. Anche quella volta ho convinto il presidente. Lui diceva che era troppo caro, io gli ho detto: pres facciamo così, se quando vorrà rivendere Romagnoli lo fa per meno di 25 milioni la differenza la metto io; se lo vende a di più facciamo a metà. Mi sembra sia arrivata un’offerta dal Chelsea per il doppio. E poi Niang: con me ha giocato titolare, mi sono esposto io per non farlo vendere a gennaio, perché doveva andare al Leicester. Senza questi tre giocatori, il Milan oggi sarebbe meno forte. E meno ricco”.

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