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CorSport – Cessione Milan: le ultime su firma, budget e penali

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Il giornalista del Corriere dello Sport che per prima ha parlato della cessione del Milan, Pasquale Campopiano, ha fatto il punto sulla firma del preliminare, sul budget e tanto altro. Ecco il suo articolo:

“La storia è lì, a pochi passi. Il Milan ci sta andando, ma a grande fatica. La trattativa tra Fininvest e la conglomerata cinese rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff è in dirittura d’arrivo. Sul fatto che l’80% delle quote rossonere saranno vendute agli investitori cinesi rappresentati dagli advisor in questione, ormai non ci sono più dubbi. Lo stesso Berlusconi ha definitivamente dato il suo ok a tutta l’operazione (che, come noto, è da 740 per l’intero pacchetto azionario rossonero), eppure si accumulano rinvii su rinvii su quella che è una trattativa in esclusiva avviata con tanto di comunicati ormai lo scorso 10 maggio. Inizialmente prevista per il 15 giugno, la firma sull’accordo preliminare è slittata più volte prima al 30, poi al 7 luglio, infine al 15 e adesso, dalle ultime indiscrezioni, alla prossima settimana. Un po’ è pesata l’operazione al cuore di Berlusconi e la sua successiva convalescenza, ma soprattutto ha inciso il “faldone” di clausole, controclausole e punti focali che rappresentano i contratti di cessione/acquisizione del Milan.

A POCHI METRI DAL TRAGUARDO – Già, i contratti. Ormai sono quasi pronti. Restano soltanto alcuni nodi da sciogliere: il principale, riguarda proprio le cifre e l’acquisizione delle quote del Milan. Fininvest ha chiesto a Gancikoff e Galatioto garanzie su quel 20% che resterebbe da acquisire nel giro dei prossimi due anni. La controllante di via Paleocapa vuole che gli investitori cinesi garantiscano fin da subito il prezzo e l’acquisizione della parte restante, senza andare incontro a nuove contrattazioni. Fatto che testimonia la volontà ferma di cedere l’intero pacchetto azionario evitando possibili ripensamenti o manovre da approvare in futuro. Sal Galatioto, il supremo garante di tutta questa operazione, ci sta pensando. I prossimi giorni saranno utilizzati proprio per arrivare ad un accordo definitivo.

LE PENALI – Come noto, sono state inserite nelle bozze dei contratti allo studio tra le parti. I cinesi garantiscono 100 milioni alla firma dell’accordo preliminare: soldi che non saranno utilizzati sul mercato, ma che varranno come anticipo sull’acquisto e a garanzia dell’operazione in attesa del closing previsto per fine settembre. Stessa cosa farà Fininvest: se dovesse mancare gli accordi presi, corrisponderà la stessa cifra oltre a restituire l’anticipo pattuito. Poi, alla firma del closing, entreranno soldi liquidi che saranno investiti a partire dal prossimo mercato di gennaio.

IL MERCATO – E’ l’argomento, come logico, che, insieme ai rinvii per la firma, maggiormente agita gli animi dei tifosi. Vogliosi di tornare protagonisti sul mercato e stanchi di vedere un Milan soltanto spettatore delle altrui fortune. Il saldo negativo, la famosa cifra concordata per un mercato che sarà sempre e comunque condiviso fino alla firma del closing, è in via di definizione. La cifra non è nota, resta top secret, ma è ipotizzabile che un accordo possa essere raggiunto sulla base di 50 milioni di euro. Soldi che potranno essere utilizzati sin da subito sul mercato estivo ed essere sommati a tutte le altre operazioni. Se entrano i 30 milioni cash per la cessione di Bacca, ad esempio, Galliani e Gancikoff (che gestiscono in condominio questa fase) potranno sin da subito esporsi fino all’importante cifra di 80 milioni.

MISTERO – Continua, infine, il grande riserbo sui nomi che compongono la conglomerata cinese. La lista degli 8 investitori consegnata a Berlusconi ormai due mesi fa, molto probabilmente sarà scremata: tre, o al massimo quattro sono i nomi previsti. Sono tutte aziende importanti, come annunciato dallo stesso Berlusconi, qualcuna legata anche allo stato cinese. L’affare, insomma, si farà, manca davvero poco: al momento della firma, Fininvest, come per l’esclusiva, convocherà un cda straordinario e darà il là alla cessione del Milan. Faticosa, elaborata, molto complessa, ma mai così vicina”.

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