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Costacurta: “Milan fuori dal podio, Bacca mi ricorda..”

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Alessandro, detto “Billy”, Costacurta ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, una lunga intervista sul suo Milan. Ecco tutte le parole del grande ex rossonero:

Sull’obbiettivo di questa stagione:

“Non vedo il Milan tra le prime tre. Come organico Napoli, Juve, Roma e probabilmente anche Inter sono superiori. E a livello di personalità solo la Roma in questo momento è inferiore. L’obiettivo credibile? Il quarto o il quinto posto”

Su Bacca:

“Somiglia ad Hernan Crespo. E’ la copia esatta del nostro Crespo, quello rossonero. Ti sorprende con giocate incredibili. Il suo partner ideale? La meritocrazia spinge per Niang, la cui generosità ha conquistato tutti. Balotelli ha più qualità e può far crescere la fase realizzativa”.

Sulle ultime gare:

“Negli ultimi 135’, ossia la ripresa con la Roma e la gara intera con la Fiorentina, mi ha stupito la capacità di restare organizzati e intensi che non era mai emersa con continuità. Finora c’erano stati alti e bassi clamorosi, tante disattenzioni. Però non possiamo ancora essere sicuri che sia arrivata la svolta: dopo la vittoria contro la Lazio, ad esempio, ricominciarono i problemi”.

Su Mihajlovic:

“C’è stata troppa fretta, in tutto. Ma adesso c’è un senso di squadra, la strada è giusta. Io la vedo come Ancelotti: gli allenatori sono importanti ma non fondamentali. Me la prendo di più con i giocatori: avrebbero potuto esprimersi su questi livelli anche due mesi fa. Sono stati tutti sotto il loro standard: non può essere colpa di Galliani e Miha. Bertolacci era un nazionale quando è stato acquistato. Per realizzare un progetto ci vuole tempo, ma un po’ ormai ne è passato”.

Sul modulo e la svolta:

“E’ il modulo più semplice da apprendere. E prevede un’ottima suddivisione dell’impegno e dello spazio. Questo modulo, che magari da alcuni viene visto come troppo elementare, responsabilizza tutti. E ogni giocatore è al posto giusto, tranne forse Honda”.

Infine sulla difesa:

“Quella attuale è la coppia più affidabile. Si muovono meglio proprio come coppia, anche se devono migliorare. Romagnoli è ancora troppo titubante, Alex un po’ anarchico e istintivo, dovrebbe essere più attento. Alessio dovrebbe essere guidato. Con Baresi, Nesta, Maldini o me al suo fianco sarebbe cresciuto già tantissimo: ha le qualità per diventare il miglior centrale d’Italia e d’Europa”.

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