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Cramer (CEO Borussia Dortmund): «Noi non vogliamo soldi dall’Arabia Saudita. Sulla Champions League…»

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Cramer (CEO Borussia Dortmund): «Noi non vogliamo soldi dall’Arabia Saudita. Sulla Champions League…». Tutte le parole

Carsten Cramer, CEO del Borussia Dortmund, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano svizzero NZZ sull’identità del club giallonero avversario in Champions del Milan. Di seguito le sue parole.

SPONSOR – «Noi al Dortmund prestiamo attenzione alla provenienza del denaro. E quindi no, non vogliamo soldi da certi Paesi, escludiamo che organizzazioni di Arabia Saudita e Qatar possano essere parte dei nostri sponsor».

NUOVO FORMAT CHAMPIONS LEAGUE – «Creare un nuovo torneo era l’unica possibilità per evitare la Super League. E poi sei degli otto gruppi dell’edizione di quest’anno hanno già emesso i loro verdetti con largo anticipo. I dubbi sul tabellone attuale, quindi, sono giustificati. Secondo noi il calcio del futuro dovrà essere più equo e meritocratico, meno influenzato dal sorteggio, e in questo senso la nuova Champions League ci fa essere ottimisti».

GRUPPI ORGANIZZATI NELLO STADIO – «Noi siamo un’associazione democratica, ci sta che alcuni tifosi abbiano timore per il futuro. Però vorrei che avessero un atteggiamento più positivo, più comprensivo: abbiamo bisogno di soldi per essere competitivi, e nel calcio tedesco questo passaggio non può avvenire con interventi dall’estero».

REGOLA DEL 50+1 – «Noi vogliamo proteggere il 50+1, ma dobbiamo anche rafforzare la concorrenza interna. Per farlo dobbiamo lavorare sul marketing. Allo stesso tempo, però, per noi il calcio deve rimanere accessibile e conveniente: 28mila biglietti per le nostre partite, ogni partita, hanno un costo medio di 15 euro».

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