2015

Destro come Torres? Il trattamento dice altro

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Sarà stata la maledizione dei numeri 9 del Milan, che dal ritiro di Inzaghi hanno perso il magico feeling con l’esultanza. Sarà pure quell’accentratore di Jeremy Menez, che anche un pò a sorpresa, in diverse occasioni ha fatto il vuoto intorno a sé, sovente rubando la scena al resto della batteria rossonera. Difficile dare un’origine precisa alla sterilità di Fernando Torres, come a quella di Mattia Destro. È in ogni caso lampante la sostanziale differenza nel modo in cui la società si è posta nei riguardi dell’uno e dell’altro attaccante: malgrado Destro abbia ottenuto un rendimento al di sopra dell’iberico, pur avendo disputato meno partite, 2 reti in 8 presenze contro l’unica rete del Niño in 10 gare, all’attuale centravanti rossonero è già stato prospettato da molte settimane un futuro altrove, complice un riscatto ritenuto troppo ingente dal club. L’ex Liverpool è invece stato sempre sostenuto. Per lui mai lo spettro di un accantonamento, anche a seguito di prove anonime, e solamente l’incombere della seduta invernale del mercato ha reso obbligatorio fargli intendere la “divergenza dei progetti” con il club. Non sarà per caso il nome ad aver indotto il Milan ad un trattamento riservato? Sarà. Intanto però Destro ha ancora in tasca 9 gettoni per tentare l’impresa della conferma, ad oggi pura utopia.

 

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