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Milan, Di Stefano: «Vertice troppo lungo. Attenzione a Lunedì, potrebbe succedere qualcosa»
Milan alle prese con il periodo peggiore della stagione, la sconfitta con il Toro potrebbe aprire scenari decisivi sulla panchina
Milan fuori dalla Champions almeno per un turno, a Torino succede di tutto e il risultato finale premia meritatamente la squadra di Mazzarri, tra l’altro allontanato per proteste. Il Toro vince 2-0 grazie ad un calcio di rigore trasformato da Belotti e gentilmente concesso da un Kessie troppo ingenuo. Il raddoppio è ad opera di Berenguer, questa volta è la difesa rossonera a mostrare ingenuità e limiti, con il pallone due volte rinviato in maniera velleitaria, prima da Conti e poi da Musacchio. Al di là degli errori, il Milan è la solita squadra spenta e priva di idee, non tanto nel primo tempo quanto nella ripresa, dove le energie vengono meno, soprattutto dopo il calcio di rigore trasformato da Belotti.
ORA L’ATALANTA- In attesa dell’Atalanta che giocherà Lunedì sera con l’Udinese, il Milan ora è sesto, dietro alla Roma a quota 58 e al pari del Toro a 56 ma in difetto con i granata per gli scontri diretti. Anche l’Atalanta è a 56, domani sera il responso. Le ultime quattro gare vedranno i rossoneri impegnati con Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal. Intanto in collegamento con il club di Sky, Di Stefano è intervenuto in diretta, rilasciando le proprie impressioni in base a quanto stava accadendo tra i vertici rossoneri.
DI STEFANO- «I giocatori sono già andati via via verso il il Pullman ma Leonardo, Gazidis e Maldini sono da un’ora e un quarto nello spogliatoio, loro che sono soliti andare via 5 minuti dopo la fine della gara. Attenzione alla giornata di lunedì perchè la squadra non si allenerà e molto probabilmente secondo me potrebbe succedere qualcosa. Prossimo allenatore? Attenzione a Giunti, voluto da Leonardo e Maldini in Primavera, nonostante la difficile situazione della squadra che era già comunque compromessa. L’incontro comunque, appena concluso, sembrerebbe essere stato propositivo, è la prima volta che abbiamo a che fare con questa dirigenza che non conosciamo, staremo a vedere».