2015

Diego Lopez: “Maglia del Milan troppo prestigiosa per accettare la situazione”

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Diego Lopez ha parlato della sua prima stagione in rossonero, a suo modo di vedere, la migliore della propria carriera: “Raccolgo i frutti del grande lavoro di queste stagioni. Ho 33 anni, un’età ottima per un portiere. Fisicamente sto bene, a livello psicologico ho la maturità per affrontare ogni difficoltà. Ecco perché sono sempre positivo e aspetto tempi migliori: mentalmente sono molto forte. Voglia e fame di vincere ci sono, il Milan tornerà grande. Cos’ho pensato dopo l’episodio di Parma-Milan? Niente di particolare, ero solo dispiaciuto per l’infortunio che aveva preceduto il mancato rinvio. Un errore non cambia niente per me. Se studio i rigoristi? Non posso dirlo sennò Magni me mata…”.

Sulle responsabilità dell’anno tragico: “E’ difficile da capire anche per noi. Ci sono tante cose che non vanno. Siamo noi i responsabili, dobbiamo fare di più sia in allenamento sia in partita. Bisogna sempre essere al 100%. Serve orgoglio per reagire. Questa maglietta è troppo prestigiosa per accettare la situazione. Io mi sento responsabile come gli altri: se non faremo le coppe la colpa è anche mia. Bisogna essere autocritici, esigenti, professionali. Io sono ottimista perché lavoro bene: il preparatore Alfredo Magni mi sta facendo crescere ancora. E le cose possono cambiare anche in fretta”.

Sulla svolta che tutti si aspettavano, e invece mai arrivata: “E’ vero. Il calcio non è matematica. E anche se pensiamo di valere di più, evidentemente la classifica non mente. Settimana dopo settimana pensavamo che le cose sarebbero cambiate e invece non è mai successo. Se prometto di fare il Cammino di Santiago se il Milan tornerà a vincere? Lo farò comunque a fine carriera. Per adesso ho percorso la parte galiziana. Ma prima spero di vincere con il Milan“.

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