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Donnarumma: “Abbiati mi fece piangere. Voglio restare rossonero a vita”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Gianluigi Donnarumma, giovanissimo e fortissimo portiere del Milan, ha così parlato del suo esordio in maglia rossonera avvenuto all’età record di 16 anni:
“Era la viglia di Milan-Sassuolo ed eravamo in ritiro a Milanello. Mi prese da parte Mihajlovic e mi chiese se me la sentivo. Lì per lì rimasi attonito, non me l’aspettavo, ma lui sapeva bene che avrebbe potuto contare su di me. Cosa ricordo di quella gara? Il gol di Berardi preso sul mio palo è l’errore da non rifare, anche se Abbiati mi ricorda che anche lui al debutto a San Siro prese un gol sul suo palo come è capitato a me col Sassuolo: quindi sostiene che mi aspetta la sua stessa carriera. Magari!”
Su Abbiati:
Quando ha dato l’addio al calcio e mi ha sollevato le braccia al cielo, non me l’aspettavo. Sono rimasto impietrito e poi sono scoppiato a piangere”.
Su Vincenzo Montella:
“Le prime impressioni sul mister sono ottime. Ha tanta volta, ci troviamo tutti bene. È l’allenatore giusto per ripartire. Il Milan in Europa? Dico solo che il Milan fuori dalle coppe non si può vedere. La concorrenza sarà dura, ma il Leicester ci insegna alcune cose…”.
Sul diventare una bandiera del Milan:
“L’idea di rinnovare mi piace molto e mi piace anche pensare a un rapporto col Milan duraturo negli anni. Concettualmente sono uno che non ha problemi al pensiero di fare tutta la carriera nello stesso club. E siccome sono da sempre tifoso rossonero, dico anche che la fascia da capitano sarebbe un sogno, il coronamento di un percorso. Ovviamente, ogni cosa a suo tempo”.