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Donnarumma come Neuer: quando è il primo passaggio ciò che conta

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Il gol del vantaggio rossonero nasce da un passaggio filtrante di Donnarumma che, come Neuer, adesso è decisivo pure con i piedi

L’azione che ieri ha portato alla punizione valsa al Milan la rete del vantaggio nasce da un gesto tecnico ad una prima occhiata insolito compiuto dai rossoneri: tutto nasce da un passaggio filtrante di Donnarumma che permette a Romagnoli di superare la prima pressione e cogliere impreparata la difesa del Chievo. A spiegare però che non si tratta di caso è Lele Adani che ai microfoni di Sky commenta così: «Non mi stupisco se dopo mezzora le statistiche dicono: palloni toccati da Donnarumma 22, da Piatek 11. Il Milan palleggia con il portiere, il quale verticalizza come un trequartista. I difensori si staccano e si aprono, addirittura i centrali vanno in verticale rispetto al portiere per farsi dare il pallone. Questo vuol dire mettere fuori il primo pressing avversario. I due esterni offensivi e la punta, però, dovrebbero fare un po’ meglio per raccogliere questa prima uscita. Così si andrebbe a completare un dominio a tutto campo, che vorrebbe dire giocare ogni partita dominando col possesso palla».

La crescita esponenziale di Donnarumma passa anche da qui: quello che, senza esagerare, potrebbe essere tranquillamente annoverato tra i migliori portieri al mondo ha adesso aggiunto una skill in più al proprio repertorio: il passaggio. La qualità nel gioco coi piedi, non scontata per un ventenne alto 1,96 che di mestiere fa il portiere, è una dote da sempre più richiesta agli estremi difensori. Gigio adesso non ha davvero più limiti.

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