HANNO DETTO
Donnarumma: «Il Psg mi ha sempre fatto sentire importante, vi spiego la scelta e il ruolo di Buffon»
L’intervista esclusiva del Telegraph a Gianluigi Donnarumma
L’intervista esclusiva del Telegraph a Gianluigi Donnarumma.
GLI INIZI – «Mio padre falegname? Ogni tanto andavo ad aiutarlo ma dopo 10 minuti mi mandava via. In effetti, mio padre era più felice quando non cercavo di aiutarlo perché gli stavo facendo perdere tempo. Semplicemente non era per me. Il ruolo di portiere? Era sempre stato qualcosa che mi appassionava. È iniziato con mio zio (Enrico Alfano) quando ero piccolissimo, poi mio fratello (Antonio) faceva il portiere, poi c’era il mio mentore – lo chiamo mentore più che preparatore dei portieri, Ernesto Ferraro. È grazie a lui che sono dove sono oggi, perché ha sempre creduto in me. Mi ha fatto allenare ogni giorno, tutto il giorno»
I PORTIERI – «Siamo tutti un po’ matti! È un po’ diverso, perché l’unica cosa dietro un portiere è la porta vuota, quindi bisogna essere sempre concentrati, anche quando la propria squadra ha palla e sta attaccando, bisogna sempre cercare di capire cosa può succedere e che richiede un’enorme quantità di energia mentale. È un compito davvero complicato e richiede un impegno enorme»
APPROCCIO AL CALCIO – «Senza paura! Non permetto a niente e nessuno di influenzarmi. Sono totalmente concentrato sul gioco. Non penso nemmeno a chi stiamo affrontando. Questo è ciò che significa senza paura»
PSG – «Loro (PSG) mi seguivano da molto tempo, mi avevano sempre fatto sentire importante. Sapevo che tutti qui avevano molta fiducia in me, quindi ho scelto il PSG perché è un ambiente incredibile. C’è una squadra straordinaria, grandi ambizioni, quindi tutte queste cose hanno fatto sì che il PSG fosse parte del mio destino»
ALLENARSI CON MBAPPE’, MESSI E NEYMAR – « Ora ho l’abitudine di allenarmi con loro e faccio del mio meglio per rendere il più difficile possibile il gol. Chiaramente le persone hanno grandi aspettative su di noi. Ma diciamo che affrontiamo bene questa pressione, sappiamo che possiamo fare grandi cose, ma siamo sereni, lavoriamo bene e lavoriamo sodo insieme per arrivare il più lontano possibile e possibilmente vincere la Champions League»
BUFFON – «Anche quando era ancora qui, mi ha parlato del club, ha sempre parlato molto bene del club, del PSG, della sua storia, di Parigi come città e tutto questo ovviamente ha reso ancora più facile la scelta».