Duarte: «Quando mi chiamò Maldini tremavo. mi ispiro a Thiago Silva»
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Duarte: «Quando mi chiamò Maldini tremavo. mi ispiro a Thiago Silva»

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Leo Duarte si presenta ai propri nuovi tifosi mettendo in chiaro la propria voglia di far bene come fatto dal suo modello Thiago Silva

Presentatosi ufficialmente come nuovo giocatore del Milan, Leo Duarte ha così parlato della sua avventura in rossonero e in Italia: «Sono molto felice di esser qui. E’ la mia prima volta a Milano, è tutto meraviglioso. Sono ansioso di far parte di questa squadra, di aiutare i miei compagni e voglio ambientarmi il prima possibile».

MILAN – «Quando penso al nome ‘AC Milan’ mi viene in mente quando guardavo con mio padre la Champions League alla televisione. Oggi è un sogno che diventa realtà, è incredibile far parte di questo club. Mio padre era un grandissimo tifoso di Paolo Maldini, oggi ho l’onore di poterlo vedere e di lavorarci insieme. Darò il massimo, spero di essere all’altezza di vestire questa maglia».

LA TRATTATIVA CON MALDINI – «La prima persona a contattarmi è stata Maldini: ero al centro commerciale e ho ricevuto la sua chiamata. Quando ho capito che era lui ho iniziato a tremare. Ho risposto ma non sapevo cosa dire, ero molto nervoso ma poi è andato tutto bene».

L’AMICO PAQUETA – «Ci sentiamo spesso: mi manda molti messaggi, ha detto che mi aiuterà per qualsiasi cosa. Sono molto felice di tornare a giocare con lui».

LA SCELTA DEL NUMERO 43 – «E’ lo stesso che avevo al Flamengo. Sono diventato quello che sono con questo numero, per questo l’ho scelto».

IL SUO MODELLO – «Mi ispiro a Thiago Silva, un grandissimo giocatore, sarei contento anche di arrivare alla metà della sua bravura. Sono un ragazzo che non molla mai».

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