2015
Due esempi di come (si dovrebbe) operare sul mercato
Oltre a regalare ai rossoneri il meritato accesso ai quarti di Coppa Italia, il Sampdoria-Milan andato a referto ieri sera a Marassi ha offerto una chiave di approfondimento interessante su come andrebbe impostato il mercato. Tra i milanisti eletti migliori giocatori del match si annoverano senz’altro Romagnoli e Bacca. Il primo sta gradualmente prendendo confidenza con l’atmosfera più opprimente della grande piazza, che a differenza dell’ambiente di provincia, esige tutto e subito. L’ex Roma si sta rivelando acquisto azzeccato, frutto, guarda caso, di un’oculata strategia di convincimento nei confronti della controparte capitolina, durata dei mesi, e di un dispendio in termini di moneta, che oggi, dopo appena quattro mesi, sembra dare ragione all’investimento “da ostrica” fatto per il centrale.
Idem si dica per Carlos Bacca: El Peluca ha rispettato alla grande le medie realizzative delle trascorse annate, con un bottino di 8 centri, un buon contributo di assist e la disponibilità in campo che non lo può portare ad essere considerato un semplice puntero. Anche per il colombiano, in molti hanno storto il naso sulla cifra di ’30’ affissa al cartellino. Però sul lungo periodo, come si è visto, questa è una filosofia che ripaga ancora meglio.