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Duplantis: «Ibrahimovic era il mio idolo, nessuno è più grande di lui. Tifosi Milan? E’ stato bello vederli reagire così»

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Duplantis, campione olimpionico e del mondo nel salto con l’asta, ha concesso un’intervista a Milan Tv. Le sue dichiarazioni

Duplantis, campione olimpionico e del mondo del salto con l’asta, ha concesso una lunga intervista a Milan Tv. Queste le parole del noto tifoso del Milan.

TOUR AL MUSEO«E’ stato incredibile. Sono onorato, non avreste dovuto chiamarlo Mondo in mio onore, ma l’avete fatto, è bellissimo…. Scherzi a parte è stato straordinario. È bellissimo immergersi nel’atmosfera del Museo Mondo Milan, davvero bello».

IL VIDEO ALLE OLIMPIADI HA FATTO IMPAZZIRE I TIFOSI DEL MILAN – «Non pensavo che avrebbe avuto un impatto simile, ma evidentemente è stato così. Una delle poche maglie da calcio che ho avato da ragazzino era del del Milan, ovviamente di Zlatan. E’ stato bello vedere i tifosi del Milan reagire cosi».

LEGAME COL CALCIO – «Credo sia un bellissimo sport. Ho trascorso gran parte della mia vita negli Stati Uniti, dove il calcio non era cosi radicato nella cultura locale. Ma ogni volta che tornavo in Svezia era sempre l’unica cosa che guardavamo io e mio cugino, lì ho iniziato a innamorarmi del calcio e l’interesse è continuato a crescere. Ho mai provato a giocare? No recentemente no, è passato tanto tempo. Ho giocato a calcio quando ero più giovane, ma non c’era questa grande cultura calcistica dove sono cresciuto. Mi sarebbe piaciuto giocare di più perché credo sia veramente un gioco bellissimo. E sento che mi sarebbe piaciuto approfondire, ma ero semplicemente troppo bravo nel salto con l’asta e ho intrapreso questo sport. Quale ruolo avrei fatto? Probabilmente sarei un esterno, userei la velocità a mio vantaggio perche sono veloce, è sicuramente la miglior qualità che potrei portare in campo».

IBRAHIMOVIC – «Nessuno è piu grande di Zlatan, specialmente in Svezia è il più grande di tutti, nessuno si puo paragonare. I complimenti di Zlatan? E’ strano se penso a quando ero bambino e lo ammiravo, era il mio idolo. È una cosa veramente bella. Stessa mentalità vincente e voglia di migliorare ogni giorno? Lui ha una mentalità un po’ diversa dalla mia, ma penso che entrambi abbiamo fame di vittorie. E’ quello che tutti hanno, quella voglia di essere i migliori o vicino ai migliori in quello che si fa. La fame di vittorie serve, ma penso che poi si tratti di passsione e devi amare veramente ciò che fai».

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