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Duro attacco del ct Italia Femminile nei confronti dei club
Milena Bertolini, nel corso di un’intervista per Il Corriere dello Sport, ha criticato duramente l’atteggiamento di alcuni club femminili
Milena Bertolini, nel corso di un’intervista per Il Corriere dello Sport, ha criticato duramente l’atteggiamento di alcuni club femminili: «Visi tristi, soprattutto di chi ha patito di più l’annullamento del campionato come le juventine, che non hanno avuto lo scudetto, e le milaniste, che in Champions vedranno andare la Fiorentina. E pensare che Juve e Milan erano i due soli club che dopo il lock down avevano permesso alle calciatrici di tornare ad allenarsi. Un paradosso. Il torneo sarebbe potuto ricominciare. Ci sono state squadre, invece, che mentre facevano allenare gli uomini non trovavano un campo per le donne. È accettabile? Non è discriminazione? La verità è che c’è ancora qualcuno che si rifiuta di capire che queste ragazze sono un patrimonio del calcio italiano».
Continua la ct della Nazionale: «Su 12 squadre solo due, Juventus e Milan, hanno considerato le atlete un valore, dando loro dignità. Io capisco le difficoltà dei quattro club dilettantistici, ma i restanti sei? Sono rimasti fermi, e questo dice tanto. Ci dice che avere la sezione femminile per alcune società è un investimento importante, per altre solo una questione di immagine, priva di sostanza. Spero che la prossima stagione inizi entro la prima quindicina di giorni di agosto, per poter arrivare a giocare con almeno un mese di partite nelle gambe e con una preparazione adeguata, sennò non saremo in grado di affrontare alla pari le avversarie. Ma nel futuro ci deve essere una progettualità, servono investimenti forti e non di facciata. Fin qui, invece, ho visto molte chiacchiere e pochissimi fatti».