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Ecco chi è Salvatore Galatioto, l’italo-americano che vuole il Milan
In quel di New York si sta ragionando sul futuro del Milan, più precisamente negli studi della Galatioto Sports Partners dove Salvatore Galatioto, detto “Sal”, starebbe, secondo le indiscrezioni, portando avanti le discussioni con la Fininvest e con Silvio Berlusconi per acquistare il club rossonero. Galatioto è un nome importante negli Stati Uniti, soprattutto in ambito sportivo e finanziario. L’ex manager della prestigiosa società Lehman Brothers, è attualmente presidente della Galatioto Sports Partners, società di advisor che dal 2005 ad oggi ha partecipato alla compravendita di circa settanta franchigie di vari sport americani. Galatioto nel 2010 è stato tra i personaggi più influenti nell’ambito economico sportivo a stelle e strisce: tra i suoi affari si ricordano la vendita dei Chicago Cubs, quella dei Charlotte Bobcats a Micheal Jordan e, quello che è stato il colpo più importante, i Golden State Warriors, dove faceva le veci del venditore: il suo fiuto gli ha suggerito infatti di accettare una diligence diversa rispetto a quella che tutti davano per favorita ed ora, i Warriors, dopo il titolo NBA della scorsa stagione, stanno infrangendo quasi tutti i record del massimo campionato americano di basket.
Galatioto nasce a Castellammare del Golfo in Sicilia, e si trasferisce a New York all’età di sei anni, anche se la sua passione per l’Italia non è mai svanita. La sua società, la GSP è molto influente nel suo settore e tra le sue fila annovera un certo Russ Granik, ex vicecommissioner NBA, che conosce Galatioto da tantissimi anni. Ora la GSP si sta concentrando sul mercato calcistico europeo, tuttavia in Europa le procedure e le metodologie di compravendita sono molto diverse rispetto all’uso statunitense.
La società americana sarebbe a capo di una cordata asiatica e avrebbe presentato un’offerta che valuta il Milan circa 650 milioni, somma ben inferiore al miliardo che si era ipotizzato con il thailandese Mr Bee. Tutto da vedere cosa succederà: Silvio Berlusconi infatti fino ad oggi non è sembrato intenzionato a cedere la maggioranza del club, tanto meno per una cifra inferiore al miliardo. Staremo a vedere, intanto l’alternativa a Bee è pronta.