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EDITORIALE – Chiediamo scusa ad Allegri: ecco cosa fanno ora i suoi ex giocatori
La passato stagione, così come quella attuale ha dimostrato ai tifosi rossoneri come Massimiliano Allegri (quattro anni al Milan) sia un allenatore competente e, soprattutto, vincente.
Il tecnico livornese, protagonista di uno scudetto, un secondo posto ed un terzo posto con il Milan da quando è arrivato alla Juve non ha fatto altro che vincere (Triplete sfiorato l’anno scorso; in corsa per tutti i titoli stagionali quest’anno) evidenziando come i sei mesi fallimentari conclusi con l’esonero due anni fa non fossero stati colpa sua.
Analizzando la rosa a disposizione del tecnico livornese infatti possiamo notare come gran parte di quei giocatori ad oggi non stiano vivendo esattamente una carriera rosea e comunque non da Milan:
MUNTARI: tante le presenze del centrocampista ghanese nell’ultimo anno di Allegri, più per necessità che per scelta tecnica, oggi gioca in Arabia al Al-Itthiad.
ROBINHO: scaricato dal Milan al termine della stagione (2013-14) è stato ceduto in prestito al Santos per poi passare senza troppi rimpianti in Cina dove ora si prepara alla pensione.
BOATENG: titolarissimo nel Milan di Allegri, la sua esperienza in Germania allo Schalke è nota a tutti: fuori rosa per problemi caratteriali e fisici. I tedeschi lo rispediscono al Milan a parametro zero pur di non averlo più intorno.
PAZZINI: attaccante da 16 presenze e 3 gol nel Verona ultimissimo in classifica, forse uno dei peggiori di sempre.
TRAORE: conclusa la propria esperienza al Milan adesso gioca per squadre di metà classifica del campionato turco, non esattamente uno scatto di carriera.
BIRSA: trequartista acquistato dal Genoa nell’ultimo giorno del mercato estivo, Birsa adesso gioca titolare nel Chievo Verona.
ESSIEN: a poco più di un anno di distanza fa la riserva al Panathinaikos.
CONSTANT: giocatore utilizzato più volte (sempre per necessità) dal tecnico livornese adesso è disoccupato in cerca di una collocazione.
EMANUELSON: il vero e proprio Jolly di Allegri al Milan. Ceduto alla Roma (2 presenze), venduto all’Atalanta (9 presenze) rifilato al Verona ultimo in classifica (tre presenze).