Editoriali

Elliott, un alleato raffigurato come un mostro

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Il nome di Elliott è entrato a far parte della vita di un milanista, come se fosse un parente o un suo amico. Il fondo, spesso raffigurato come un mostro, è in realtà un alleato del Milan

Il nome di Elliott è ormai entrato a far parte della vita quotidiana del tifoso milanista, come se fosse un suo amico o un parente stretto; un segno di come i problemi del Milan siano all’ordine del giorno da quasi due anni, si può tranquillamente dire che nel closing anche il fondo americano ha avuto un suo gaudagno in termini di popolarità.

L’ALLEATO – Elliott è spesso raffigurato come una sorta di mostro pronto a fagocitare le teste della proprietà cinese, ma non è così. Il fondo americano ha sempre rappresentato un alleato strategico per il club rossonero, una sorta di garanzia di continuità aziendale che sarebbe dovuta servire alla Uefa per evitare la bocciatura del Settlement Agreement, questo denota come siano altri i motivi del no alla richiesta rossonera.

LA FIGURA DI FASSONE – Per Elliott e per la proprietà cinese, Marco Fassone resta la figura chiave del Milan. L’attuale Amministratore Delegato dovrebbe rimanere al suo posto anche in caso di mancato rifinanziamento, una eventualità ormai sempre più remota e lontana ma che non è ancora da escludere.

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