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Colpo di scena Elliott: via Fassone e Mirabelli, ecco i sostituti
Si prevede una clamorosa rivoluzione da parte di Elliott: via Fassone e Mirabelli, ecco i sostituti
L’assemblea di domani potrebbe portare nuovi insperati e sconvolgenti scenari a Casa Milan per quanto riguarda la nuova nomenclatura dirigenziale. Assodata la sostituzione dei membri del cda “cinese” in funzione dell’ingresso di quelli targati USA e Elliott, nella giornata di domani potrebbe anche essere l’ultimo giorno di Marco Fassone al Milan. L’amministratore delegato, oggi sembrava fermo al timone dopo la sentenza del Tas, ma dopo un colloquio avvenuto in queste ore con il fondo americano starebbe paventando la possibilità di chiudere anzitempo la propria avventura al Milan. Non sono ancora certe le modalità di risoluzione del rapporto di lavoro ma, a quanto sembra, i rapporti tra l’attuale ad e i dirigenti di Elliott sembrano essere ai ferri corti tanto che già da diverse settimane il futuro di Fassone sembrava segnato ma l’attuale amministratore delegato aveva richiesto una proroga almeno fino l’udienza del Tas in modo da potersi congedare con una sentenza positiva in tasca. Il più accreditato sostituto di Fassone al Milan sarebbe Franck Tuil, uomo di Elliott, anche lui impegnato attivamente nella deposizione del Milan ieri a Losanna.
Insieme a Fassone appare scontata anche la fine del rapporto di lavoro che lega Massimiliano Mirabelli alla società rossonera nonostante manchi meno di un mese alla fine del calciomercato. Una scelta che appare certa ma che Elliott potrebbe anche decidere di congelare affiancando almeno per questo sessione al dirigente calabrese Leonardo nel ruolo di direttore tecnico. Dal prossimo anno invece il ds del Milan potrebbe essere Cristiano Giuntoli che recentemente avrebbe rifiutato il rinnovo col Napoli. Resta in pista il nome di Demetrio Albertini e solo sullo sfondo quello di Paolo Maldini come possibili nuovi elementi alla ricerca di incarico del nuovo Milan americano mentre confermata la presidenza per Scaroni il quale ha rivestito un ruolo analogo negli anni d’oro del Vicenza che portarono il club Veneto a conquistare la Coppa Italia, unico trofeo nella storia. La volontà di Elliott sarebbe però, come intuibile, quella di riportare vecchie glorie rossonere all’interno del Milan in modo da innalzare l’appeal della società anche nelle stanze del potere al momento inaccessibili visti i tanti anni di transizione.