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Elogio a Paletta
La sconfitta rimediata ieri pomeriggio a San Siro contro l’Udinese non ha attenuanti, tanti i problemi, tantissimi i dubbi sulle potenzialità di questa squadra ma un elemento positivo c’è e va sottolineato: Gabriel Paletta. Il centrale italo-argentino ha dimostrato in tutto questo pre-campionato, e nelle due partite su tre disputate in stagione, di essere il difensore più pronto, attento e capace dell’intera rosa milanista. Sì perché se in favore di Romagnoli (45 i milioni offerti dal Chelsea in estate) gioca la carta d’identità; per il difensore ex Atalanta e Parma parla invece il campo. Tralasciamo l’espulsione rimediata contro il Torino, figlia di un caso isolato, le prestazioni di Paletta con la maglia del Milan sono sempre state impeccabili: copertura eccellente anche atta a “correggere gli errori, non pochi, commessi dai compagni di reparto; grande condizione fisica e temperamento da vero e propria guida difensiva. Diamo a Gabriel quel che è di Gabriel e per un momento dimentichiamoci che di cognome fa Paletta e non Bonucci o Barzagli, è lui insieme a Niang, non a caso assente nella tragicomica partita di ieri, la vera rivelazione del Milan di quest’anno.