Archivio

EMANUELSON: “Più di 100 gare nel Milan e mi credevano scarso. Il calcio italiano è ipocrita”

Pubblicato

su

Nel corso di una lunga intervista a Voetbal International, Urby Emanuelson ha stroncato il calcio italiano, spendendo però belle parole nei confronti del Milan:

“Roma? Nella settimana in cui fui preso arrivarono in 6. Non si trattava più di competizione, ma di sopravvivenza. Mi ritrovavo in tribuna, vedevo la squadra giocare da cani, ma non cambiava niente. Garcia mi diceva di avere pazienza. Poi, al momento dei cambi, sceglieva sempre qualcun altro. Spiegazioni zero, consigli su dove migliorare meno di zero”.

Sul Milan:

“Ero il ragazzino, con un sacco di campioni. Pirlo, Ibra, Nesta, Thiago Silva, Seedorf, Van Bommel. Gli ultimi due mi hanno aiutato molto, c’era concorrenza fortissima ma sana. Se davi il massimo, prima o poi saresti stato premiato. Ho raccolto più di 100 gare nel Milan, non credo di essere così scarso, anche se negli ultimi anni molti hanno ritenuto il contrario”.

Calcio italiano:

“Ai giovani che mi chiedono do a tutti lo stesso consiglio: non andare a giocare in Italia. Parlo ovviamente dell’Italia calcistica, non del Paese. In Italia il calcio è solo politica, non sempre giocano i migliori, contano altri fattori. Come essere nel giro giusto, in termini di amicizie e conoscenze. Il calcio è un ambiente ipocrita, è troppo difficile avere amicizie vere e incontrare gente di cui ti puoi fidare. Per non parlare delle etichette: de Boer era inadatto al calcio italiano già dopo poche ore dal suo arrivo”.

Exit mobile version