2015

Entra in scena il Milan di Mihajlovic. Pardon, di Bacca!

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Il Milan fa il pieno di autostima nella serata dall’epilogo da non toppare, dopo il derby indigesto ma garante di un indiscusso e indiscutibile buon gioco. Contro il Palermo, i rossoneri hanno trovato tre punti d’oro, ma anche un trascinatore, uno di quelli veri, perchè se l’anno scorso si viveva delle giocate estemporanee di un campione con tante, troppe pause nel corso della singola gara, ora con Bacca la sensazione è di potersi appoggiare sul suo estro anche nei momenti di stanca del match, non meno importanti delle cosiddette fasi infuocate. In queste ultime poi, il colombiano ha dimostrato di poter incidere anche nelle rare chance gli siano servite. Cross, palloni sporchi o sponde, non fa differenza per un rapace dei sedici metri.

Si temeva che il centrocampo non riuscisse a offrire l’assistenza necessaria a due amanti della profondità come il colombiano e Luiz Adriano, ma Mihajlovic è riuscito ad impartire a tutta la squadra, difesa compresa, la sincronìa dei movimenti nelle due fasi, grazie anche all’apporto di un inatteso jolly di quantità e qualità come Kucka, rimasto in campo malgrado un contrasto durissimo occorso a inizio contesa, e che sarà presumibilmente un inamovibile nella stagione del Diavolo. La sensazione generale è quella di un collettivo che abbia alzato sensibilmente l’asticella dello standard prestazionale rispetto allo scorso anno. Caso più emblematico quello di De Sciglio, sebbene vada analizzato con attenzione il livello di responsabilità sul secondo gol degli ospiti. Aspettando la continuità, Mihajlovic si gode un Bacca da sogno.

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