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ESCLUSIVA – Bellinazzo: “Berlusconi sarà costretto a cedere. Mercato? Il Milan cinese non avrebbe limiti”

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Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore ed uno dei più autorevoli pareri di economia applicata allo sport, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di MilanNews24 in merito alla districata questione ‘Cessione Milan’, ai desideri di Berlusconi ed al nuovo Milan, il cui destino è ancora lontano dall’essere tracciato.

Milan e Inter, due trattative diverse tra loro ma quella nerazzurra molto più veloce: come lo si spiega?

L’Inter ha un solo compratore (Suning) mentre il Milan un gruppo di acquirenti. Il consorzio cinese interessato ai rossoneri ha dunque tante ‘teste’ e non è facile trovare una linea che metta d’accordo tutte le società coinvolte nell’affare. Nelle ultime settimane, la cordata sembra aver trovato un equilibrio ed un’intesa che prima non c’erano. L’Inter doveva chiarire anche il rapporto Thohir-Moratti ma ormai l’ex presidente sembra intenzionato ad uscire di scena. Altro discorso per il Milan con Berlusconi che non ne vuole sapere: la sua decisione sposta inevitabilmente l’ago della bilancia.

Perché Berlusconi si sta esponendo pubblicamente? 

La sensazione è che le parole del presidente dimostrino la sua intenzione di non cedere. C’è un legame trentennale con una società che ha raccolto in tempi difficili e che ha condotto in cima al mondo. Certo, ora l’immagine del Milan non è quella di 5/6 anni fa e Berlusconi non intende cedere da perdente. I suoi messaggi hanno anche finalità politiche dettate dalla prossimità delle elezioni. Berlusconi è molto combattuto perché sembra l’unico a credere ancora di poter andare avanti, nonostante le ultime dichiarazioni in cui ha ammesso le difficoltà del caso. Fininvest ed i figli hanno già preso la decisione o comunque stanno provando a forzare la mano. Berlusconi ha ancora un paio di settimane per decidere ma venderà solo nel caso in cui le condizioni che sta dettando vengano accettate dalla cordata. Il presidente è un abile negoziatore e potrebbe anche riuscirci.

Se dovesse esserci l’ok ai cinesi, i tifosi rossoneri possono già sognare un mercato di grandi nomi?

Sì. Basterebbe anche un accordo preliminare ed in questo caso vincolante per porre le basi per un nuovo Milan. Le richieste di Berlusconi circa i 100/200 milioni all’anno sarebbero in quel caso accolte dai cinesi che potrebbero intervenire già da Luglio in poi. Ricordiamoci che il Milan non ha alcun limite di Fair Play Finanziario e quindi Il nodo è capire il se, più che il quando. Berlusconi sembra davvero ad un passo dal cedere ma la sua intenzione è di proseguire ancora alla guida della società, nonostante l’opposizione dei tifosi.

Il progetto giovani non è un indizio in tal senso? Costruirsi i giovani nel settore giovanile senza spendere un soldo…

In effetti sembra così. La svolta intrapresa nelle ultime stagioni sembra condurre in questa direzione. Se Berlusconi non dovesse cedere allora il ‘progetto giovani’ rappresenta l’unica ancora di salvezza anche perché le risorse economiche non sono illimitate. Ma, soprattutto, l’intenzione di Fininvest è di non doversi più accollare un’altra estate da 150/160 milioni di euro come la scorsa, con risultati sul campo abbastanza disastrosi. Sicuramente Marina Berlusconi sta facendo capire l’intenzione della holding al padre.

Mr.Bee e Galatioto, ruoli identici ma cammini diversi: è un segnale che la trattativa sta procedendo bene? L’italo-americano ha già svelato i nomi?

Galatioto ha tenuto e sta tenendo un profilo più basso e potrebbe essere un indizio che si sta lavorando bene sottotraccia. Fininvest sa già i nomi ma non intende svelarsi sino a che la trattativa non si possa dire conclusa. Mossa decisamente intelligente onde evitare un Mr.Bee bis. Il thailandese si è esposto tanto, forse troppo, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. C’è da fare una precisazione importante: Berlusconi ha dichiarato in questi giorni che avrebbe ricevuto garanzie da parte dei compratori. Compratori che hanno patrimoni di 10 miliardi e più di euro. Cifre importanti che Berlusconi non dimentica facilmente. 

È plausibile pensare che dalla prossima stagione ci sia una rivoluzione nell’organigramma societario? Galliani e/o Barbara Berlusconi via?

I cinesi hanno dimostrato nelle loro esperienze gestionali di non voler stravolgere le precedenti gestioni, sia per quanto riguarda le società che per i diritti TV o l’intermediazione. Hanno fatto quasi sempre così. Nessun cambio radicale ma un avvicendamento più graduale. Facendo un esempio chiaro: se il Milan finisse in estate nelle mani dei cinesi prima di luglio, probabilmente l’organigramma resterebbe intatto o quasi per la stagione 2016/2017. Soltanto dall’anno prossimo potremmo non vedere più Galliani al Milan. Barbara Berlusconi potrebbe anche rimanere per la questione stadio, l’unica davvero convinta del progetto Portello. Gancikoff? Per il momento sono solo congetture, aspettiamo ancora 15 giorni e poi vedremo. Si parla di lui come futuro AD ma non è detto che sia il solo.

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